Sci-Fi

Sci-Fi
Tra Scienza e Horror. La rubrica perfetta per chi ama i racconti dove l’ignoto scientifico si trasforma in minaccia.
Parleremo di Film e Serie TV Sci-Fi che mescolano ingegno tecnologico e angoscia cosmica, con uno sguardo critico alle paure che nascono da ciò che non comprendiamo, l’intelligenza artificiale, lo spazio profondo, la manipolazione genetica. Perché a volte, la vera incognita è cosa potremmo diventare!

Under the Skin

Under the Skin

Under the Skin è un film che disorienta, seduce e inquieta. Diretto da Jonathan Glazer e liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Michel Faber, è una pellicola che sfugge alle etichette facili: è horror, è sci-fi, è arte sperimentale. Ma soprattutto è un’esperienza visiva ed emotiva profondamente destabilizzante. Scarlett Johansson, in una delle sue interpretazioni più audaci e silenziose, veste i panni di una creatura aliena che si aggira per la Scozia, alla ricerca di uomini soli da sedurre. Il film non racconta, ma mostra, e spesso nemmeno quello: suggerisce, lasciando lo spettatore in uno stato di ipnosi inquieta.

Ash

Ash

Ash, diretto da Flying Lotus, è un film sci-fi horror che si colloca in quel filone disturbante e surreale che ricorda opere come Under the Skin o Event Horizon. La pellicola racconta la storia di una donna, interpretata da Eiza González, che si risveglia su una remota stazione spaziale, circondata dai cadaveri del suo equipaggio. L’atmosfera è da subito inquietante, e il regista ci immerge in un incubo visivo e sonoro alienante, grazie anche a una colonna sonora sperimentale composta da lui stesso.

zeder

Zeder

Zeder è un film horror italiano diretto da Pupi Avati nel 1983, e rappresenta uno degli esempi più originali e inquietanti del genere in Italia. Lontano dagli eccessi dello splatter, il film punta su atmosfere oscure, suggestioni metafisiche e un lento crescendo di tensione psicologica. È un’opera enigmatica e affascinante, capace di mescolare il thriller investigativo con la riflessione sulla morte e sul ritorno alla vita.

Mad God

Mad God

Mad God, diretto da Phil Tippett, è un’opera cinematografica unica, nata da un incubo durato trent’anni. Tippett, genio degli effetti visivi dietro capolavori come Star Wars e Jurassic Park, ci trasporta in un universo distorto, costruito interamente con animazione in stop-motion e live-action minimali. L’intera pellicola è priva di dialoghi e si regge su immagini disturbanti, rumori industriali e una colonna sonora cupa. Non c’è una narrazione tradizionale, bensì una lenta discesa negli abissi di un mondo post-apocalittico, grottesco e corrotto.

The Substance

The Substance

The Substance, diretto da Coralie Fargeat, è un film che fonde horror corporeo e satira sociale, esplorando le ossessioni estetiche e l’industria cinematografica. Presentato al Festival di Cannes nel 2024, il film ha ricevuto il Prix du Scénario e ha ottenuto cinque nomination agli Oscar, vincendo il premio per il miglior trucco e acconciatura. Demi Moore e Margaret Qualley interpretano rispettivamente Elisabeth e Sue, due versioni della stessa persona, in un racconto che sfida le convenzioni del corpo e dell’identità.

Bagliori nel Buio

Bagliori nel Buio

La storia racconta di un gruppo di sei taglialegna che si trova nel bosco dell’Arizona quando all’improvviso avvista un oggetto volante non identificato. Uno dei membri del gruppo, Travis Walton (interpretato da D.B. Sweeney), viene colpito da un fascio di luce proveniente dall’oggetto e scompare nel nulla. I suoi colleghi, terrorizzati e in preda al panico, tornano al paese e raccontano la loro incredibile storia alle autorità locali.
La scomparsa di Travis e la sua riapparizione successiva scatenano una serie di indagini da parte dello sceriffo locale e di una squadra di investigatori federali. Mentre il gruppo di taglialegna viene messo sotto pressione e accusato di omicidio, Travis racconta una storia scioccante: sostiene di essere stato rapito da esseri alieni e di essere stato sottoposto a esperimenti e osservazioni…

Spectral

Spectral

Spectral è uno di quei film che probabilmente ti sei perso nel mare di uscite su Netflix, ma che merita decisamente una chance. È un mix ben calibrato tra fantascienza, azione e un pizzico di horror, con un ritmo sostenuto e un’estetica visiva sorprendentemente solida per un film nato come progetto secondario. Nonostante non sia diventato un cult, ha tutte le carte in regola per farsi notare dagli appassionati del genere.

Prospect

Prospect

Prospect (2018), diretto da Zeek Earl e Chris Caldwell, è una perla rara nel panorama della fantascienza indipendente. Distribuito da Gunpowder & Sky e presentato per la prima volta al SXSW Film Festival, il film si distingue per un’estetica che richiama il realismo sporco e tangibile del primo Star Wars, ma declinato in una chiave decisamente più minimalista e intimista. La pellicola, girata con un budget contenuto, riesce a creare un universo alieno credibile e visivamente ricco grazie a scenografie pratiche, costumi ingegnosi e un uso sapiente della fotografia. Il risultato è un film dall’atmosfera densa, che si insinua lentamente nello spettatore e lo avvolge con la sua tensione silenziosa.

The Bunker

The Bunker

The Bunker si presenta come un horror sci-fi che affonda le sue radici in uno scenario post-apocalittico e claustrofobico. Ambientato in un laboratorio militare sotterraneo durante un’invasione aliena, il film combina angoscia, tensione psicologica e fantascienza biologica. Il regista Brian Hanson riesce a sfruttare lo spazio ristretto del bunker per costruire un’atmosfera asfissiante e sempre più instabile, dove il pericolo non proviene solo dall’esterno… ma anche da dentro. Con una regia attenta ai dettagli e un ritmo ben dosato, il film offre una visione disturbante e riflessiva sulla sopravvivenza e la moralità.

The Visitor

The Visitor

The Visitor, diretto da Giulio Paradisi (accreditato come Michael J. Paradise), è uno di quei film che sfidano qualsiasi classificazione semplice. Uscito nel 1979, è un’opera che mescola horror, fantascienza, misticismo religioso e surrealismo in un amalgama visivamente e narrativamente caotico. Spesso paragonato a un incrocio tra L’esorcista, 2001: Odissea nello spazio e un film della Cannon Films sotto acido, è diventato nel tempo un vero e proprio cult per appassionati di cinema strano, imperfetto ma affascinante.