Shadow - L’ Ombra

Shadow – L’ Ombra

Shadow – L’ Ombra (Federico Zampaglione, 2009)

L’inizio è suggestivo:una panoramica delle foreste del Tarvisio che ci introduce nel luogo in cui si svolgerà l’azione.

Il protagonista, David, è un reduce dell’Iraq e con la sua mountain bike vuole immergersi nella natura per dimenticare gli orrori della guerra.

Conosce una ragazza che fa il suo stesso percorso, ma i due dovranno presto preoccuparsi di scappare da due balordi cacciatori.

Per poi finire tutti quanti, cacciatori e prede, tra le grinfie dell’Ombra che abita la foresta.

Si tratta senz’altro di un chiaro omaggio al genere horror degli anni 70/80, oltre che una sorta di rinascita (così fu definito dalla critica) dell’ horror italico.

Parliamo di un onesto film non privo di difetti ma che contiene anche buoni spunti oltre che il merito e coraggio nell’aver rilanciato un genere fino ad allora abbastanza sbiadito…

Curiosità e retroscena

Sul set del film, diretto e scritto da Federico Zampaglione, affinché il ruolo dello spietato Fred, interpretato dall’attore Ottraviano Blitch potesse rendersi più credibile con un immedesimazione ancor più profonda nei panni del cacciatore, fu chiesto all’attore da parte di Zampaglione di perdere qualche chilo.

La richiesta fu accolta con grande disciplina da Ottaviano Blitch il quale scese di quattro chili nel mese che precedette le riprese del film, facendosi trasportare un intero set da palestra nella sua camera di hotel per mantenersi in forma quotidianamente.

Per entrare nel personaggio in modo completo, Blitch, nelle settimane di ripresa del film, dormì sdraiato sulla moquette della camera quasi sempre con indosso gli abiti di Fred: anfibi sporchi di fango, jeans macchiati, un coltello da caccia sempre pronto al fodero, maglione militare e un bomber mimetico.

“E’ stata un’esperienza indimenticabile” – ha rivelato Blitch – “Si girava di notte anche a meno 13 gradi e gli inseguimenti erano tutti veri: nella scena della mina mi sono anche lussato la spalla sinistra, ma ne è valsa la pena…”

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