L' Ululato

L’ Ululato

L’Ululato (Joe Dante,1981)

Cenni storici:

Il 1981 fu’ una grandissima annata per gli appassionati di lupi mannari e leggende ad essi collegati.

Nelle sale uscirono infatti ed a pochi mesi di distanza, due veri e propri cult del genere come questo film di Joe Dante e “Un lupo mannaro americano a Londra” di John Landis.

I due film, oltre a condividere la stessa iconica figura dell’horror hanno in comune anche la “mano” di Rick Baker, storico truccatore.

Lo stesso Baker, aveva iniziato i lavori per il film di Dante ma che in seguito a dissapori con Landis, abbandono’ il progetto nelle mani del suo fido assistente Rob Bottin.

Ancora oggi questa gemma dell’horror viene ricordata per la prima trasformazione in tempo reale, senza stacchi di montaggio, da uomo a lupo mannaro.

Cit.

“Una società segreta esiste, e vive fra tutti noi. Non sono né persone né animali, ma una via di mezzo”….

Sinossi

Tratto da un romanzo di Gary Brandner, l’ Ululato racconta di un serial killer che terrorizza una città lasciando come firma dei suoi delitti un caratteristico adesivo “smile”.

Karen, (Dee Wallace) una giornalista locale perseguitata dallo stesso, decide di offrirsi come prossima esca: riesce ad attirare l’uomo in un cinema a luci rosse ed il killer viene ucciso dalla polizia.

Karen diventerà un’eroina, ma da lì in poi inizierà a soffrire di inquietanti incubi…..

Alcune Curiosità

Nel film c’è un piccolo ma doveroso cammeo di Roger Corman, maestro indiscusso di Joe Dante, che appare non accreditato nelle sequenze iniziali nelle vesti dell’uomo vicino alla cabina telefonica.

L’immagine del film porno a cui assiste Karen nel cinema a luci rosse (la ragazza con bavaglio nero che si dimena sul letto), per seguire Eddy, non è tratta da un film XXX qualsiasi ma girata dallo stesso Dante nel garage di casa sua.

L’attrice hard Annette Haven fu opzionata per il ruolo della licantropessa sexy Marsha (poi andato a Elisabeth Brooks)

La pornostar (allora in voga) rifiutò categoricamente la parte perché contraria a qualsiasi tipo di violenza al cinema e per una avversione personale al genere horror.

Articoli simili

  • Ombre dal Passato

    Nel 2008 il regista giapponese Masayuki Ochiai, già autore di pellicole legate al soprannaturale, porta sul grande schermo “Ombre dal passato” (Shutter), remake statunitense dell’omonimo film thailandese del 2004. Il risultato è un thriller paranormale inquietante che mescola orrore psicologico e mistero, con forti richiami al cinema giapponese di fantasmi, come The Ring e The Grudge.

  • Lo Squalo 2

    “Lo Squalo 2” inizia due anni dopo gli eventi del primo film. La città di Amity si sta riprendendo dall’attacco dello squalo bianco e si prepara per la stagione turistica estiva. Mentre la città è in fermento per l’imminente apertura di un nuovo hotel, due subacquei vengono attaccati da uno squalo sconosciuto.

  • Let Us In

    In una piccola cittadina americana, un’ondata di misteriose sparizioni di adolescenti getta la comunità nel panico. La giovane Emily (Makenzie Moss) e il suo amico Christopher (O’Neill Monahan) iniziano a indagare, sospettando che dietro a questi eventi ci sia qualcosa di sovrannaturale.

  • The Collector

    “Un ragazzo tuttofare, per aiutare la compagna fortemente indebitata con delle losche persone, decide di irrompere di notte nella enorme villa in cui di giorno esegue dei lavori di manutenzione, per rubare una pietra preziosa che risolverebbe il suo problema.
    Una volta giunta la notte però, in quella casa che doveva essere vuota, al posto della famiglia che vi abita, c’è già un ospite: un uomo, vestito di nero, con uno strano cappuccio in testa.
    E poi i suoi occhi ..degli occhi dagli strani riflessi a seconda dell’angolazione della luce, e…. delle trappole mortali….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *