I giardini perduti di Heligan

I Giardini Perduti di Heligan

I Giardini Perduti di Heligan: Un Angolo di Magia e Natura in Inghilterra

Nel cuore della campagna del Cornovaglia, nel sud-ovest dell’Inghilterra, si trovano i Giardini Perduti di Heligan, uno dei giardini più affascinanti e misteriosi del Regno Unito. Questo luogo incantevole, che ha una storia di quasi tre secoli, è un esempio straordinario di come la natura e l’ingegno umano possano fondersi in un paesaggio mozzafiato.

Storia e Rinascita

I Giardini di Heligan furono creati alla fine del XVIII secolo dal proprietario della tenuta, il capitano John Rogers, insieme alla sua famiglia. Nei decenni successivi, furono ampliati e divennero una delle più belle residenze private di giardini paesaggistici dell’epoca vittoriana. Durante il periodo d’oro, i giardini coprivano un’area di circa 200 acri e ospitavano numerosi giardini tematici, serre e laghetti, con piante esotiche provenienti da tutto il mondo.

Tuttavia, con la morte di Sir Charles Rogers nel 1915 e gli eventi della Prima Guerra Mondiale, i giardini iniziarono a cadere nell’oblio. La tenuta fu abbandonata, le serre crollarono, e la vegetazione selvaggia prese il sopravvento. Per molti anni, i Giardini Perduti di Heligan rimasero appunto “perduti”, dimenticati dal pubblico e dal mondo.

Negli anni ’90, un gruppo di appassionati e botanici decise di riportare alla luce questo angolo di paradiso. Dopo anni di restauro e recupero, i giardini sono stati riaperti al pubblico nel 1992, trasformandosi in una delle attrazioni turistiche più amate del Regno Unito.

Il Fascino dei Giardini Perduti

I Giardini Perduti di Heligan sono celebri non solo per la loro bellezza naturale, ma anche per la varietà e l’originalità delle loro caratteristiche. Ogni angolo dei giardini racconta una storia e offre una nuova prospettiva sulla flora e sulla fauna del luogo.

Uno degli aspetti più distintivi di Heligan è il giardino sub-tropicale, che ospita piante rare e esotiche che prosperano grazie al clima mite della regione. Le serre, ripristinate con cura, sono un omaggio all’arte della coltivazione botanica vittoriana, con una vasta gamma di piante tropicali e fiori coloratissimi.

Un’altra caratteristica unica dei giardini è la “Giungla”, una sezione ricca di piante lussureggianti che ricreano un’atmosfera di foresta pluviale. Qui si trovano anche imponenti alberi secolari e piante rampicanti, che avvolgono in modo misterioso il paesaggio.

Ma i veri “perduti” di Heligan sono probabilmente le straordinarie statue di legno e pietra, tra cui il famoso “Giardiniere addormentato”. Questa figura, che sembra emergere dalla terra, è un emblema del recupero e della rinascita dei giardini stessi. Un altro elemento sorprendente è il “giardino degli orti”, dove vengono coltivate varietà di ortaggi antichi, mantenendo viva la tradizione agricola della tenuta.

Un Giardino per Tutti i Sensi

I Giardini Perduti di Heligan sono anche un luogo dove il concetto di giardinaggio si fonde con l’arte e la cultura. Le diverse aree dei giardini sono progettate non solo per stimolare la vista, ma anche per coinvolgere tutti i sensi: il profumo dei fiori, il suono del vento che sussurra tra gli alberi, e la sensazione tattile delle foglie e delle cortecce sotto le mani.

Inoltre, Heligan è un posto che celebra la biodiversità e l’importanza della sostenibilità. Con pratiche ecologiche e la promozione di metodi di coltivazione naturali, i giardini sono un esempio di come la bellezza possa essere preservata attraverso un rispetto profondo per l’ambiente.

Conclusioni

I Giardini Perduti di Heligan rappresentano un perfetto connubio tra storia, natura e arte. Dopo un lungo periodo di oblio, sono riusciti a rinascere e oggi offrono ai visitatori un’esperienza unica, immersa in un paesaggio che è tanto affascinante quanto educativo. Che si tratti di passeggiare tra le piante esotiche, esplorare le serre restaurate o semplicemente godere della serenità del luogo, Heligan è un giardino che continua a raccontare storie di bellezza, resilienza e speranza. Un angolo di magia che, grazie alla passione e all’impegno di molti, è stato riportato alla luce, diventando un tesoro naturale per le generazioni future.


Iscriviti al nostro canale YouTube

Articoli simili

  • Il Mistero della Mary Celeste

    La Mary Celeste era una nave mercantile americana costruita nel 1861 a Spencer’s Island, in Nuova Scozia. Inizialmente chiamata “Amazon”, la nave fu ribattezzata “Mary Celeste” dopo essere stata acquistata da nuovi proprietari nel 1868. Lunga circa 31 metri e con una stazza di circa 282 tonnellate, la Mary Celeste era una nave da carico relativamente piccola, ma robusta e affidabile.

  •  | 

    Jack lo Squartatore: il DNA Riapre il Caso

    Jack lo Squartatore è il nome con cui è passato alla storia un misterioso assassino che terrorizzò il quartiere di Whitechapel, a Londra, nell’autunno del 1888. Il soprannome deriva da una lettera inviata alla polizia da un presunto colpevole, che si firmò con questo appellativo. Nonostante le numerose indagini, la vera identità del killer rimane ancora oggi sconosciuta.

  • Il Lago di Roop Kund

    Il Lago Roop kund, anche conosciuto come “Lago delle Ossa” o “Lago dei Teschi”, è situato nella regione dell’Uttarakhand, in India, a un’altitudine di circa 5.029 metri (16.500 piedi) sul livello del mare. Si trova nelle vicinanze del passo di Roop kund e della catena montuosa dei Garhwal Himalaya. Il lago è un punto d’incontro tra la natura e il mistero, circondato da paesaggi mozzafiato e vette innevate.

  • La Giornata del Gatto Nero

    Un venerdì 17 (scelta non a caso) fu istituita in Italia la festa del gatto nero per riabilitare la reputazione dei gatti neromantati, oggetto di credenze popolari ingiuste e in alcun modo giustificabili.
    La Giornata del gatto nero è stata istituita proprio per dire basta alle superstizioni legate al loro pelo e celebrare questi gatti che, molto spesso ancora oggi, fanno più fatica ad essere adottati e a trovare una famiglia che li accolga proprio a causa del loro colore.

  • Le Madri Nascoste

    La fotografia è un’arte che ha attraversato molte trasformazioni nel corso dei secoli, evolvendosi insieme alle tecnologie e alle sensibilità artistiche. Tra le tecniche fotografiche meno conosciute ma affascinanti del XIX secolo c’è quella delle “madri nascoste”. Questa pratica, intrisa di una curiosa combinazione di necessità tecniche e usanze sociali, offre uno sguardo unico sulla vita quotidiana e sulle sfide della fotografia dell’epoca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *