Goldrake U
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Goldrake U

Nel 1978, un evento rivoluzionario segnò l’inizio di una nuova era per l’animazione in Italia: l’arrivo di Goldrake sulla RAI. Questo anime giapponese, conosciuto anche come “Atlas Ufo Robot”, conquistò immediatamente il pubblico, aprendo la strada a numerosi altri successi come “Jeeg robot d’acciaio”, “Il Grande Mazinga”, “Gundam” e “Daitarn 3”.

Goldrake (Grendizer) U: Il RebootGoldrake

Il 6 gennaio, Goldrake è tornato sugli schermi italiani su Rai2, in un’operazione nostalgia che ci riporta al 1978. L’Italia, insieme alla Francia e all’Arabia Saudita, fu uno dei paesi dove esplose la Goldrake mania. Migliaia di telespettatori furono affascinati dalla creatura ideata dal maestro dell’animazione Go Nagai.          

Questa nuova produzione è frutto della collaborazione tra la saudita Manga Production e lo studio nipponico Gaina, con Go Nagai ancora come producer. “Goldrake U” è un reboot che introduce una nuova storia, anziché riprendere i vecchi episodi di “Atlas Ufo Robot”.

Episodi dal N.1 al N.4Goldrake U - e amici -

Nei primi episodi, un Ufo viene avvistato nel cielo arabo e scompare tra le dune del deserto. Il Centro Ricerche sull’energia fotonica in Giappone invia Sayaka e Koji, detto “Alcor”, a indagare. Alcor salva un giovane, ribattezzato Actarus, che ha perso la memoria. Actarus inizia a ricordare di essere Duke, un extraterrestre del pianeta Fleed, distrutto da Goldrake. Decide di distruggere il robot, ma l’arrivo delle astronavi di Vega lo dissuade. Nei successivi episodi, Actarus decide di pilotare nuovamente il mecha per salvare la Terra. La storia si sposta a Roma, dove Goldrake si scontra con Cassado, il traditore del pianeta Fleed, e lo cattura. Il quarto episodio è dedicato a Naida, la serva di Cassado, che arriva sulla Terra per liberarlo.

Recensione e ImpressioniGoldrake anni 70

Gli ideatori della serie hanno voluto omaggiare i paesi dove negli anni ’70 scoppiò la Goldrake mania, ambientando i primi episodi in Giappone, Francia e Italia. Hanno creato un prodotto che richiama quello del 1978, ma con un design più moderno per attrarre un pubblico giovane. Anche se questa nuova serie potrebbe non eguagliare l’originale, come fan del primo Goldrake, ho apprezzato l’iniziativa.


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