Infidel
Infidel, scritto da Pornsak Pichetshote
E illustrato da Aaron Campbell, è un graphic novel horror moderno e sofisticato, pubblicato da Image Comics. Ambientato in un palazzo newyorkese abitato da famiglie multietniche, il fumetto affronta il soprannaturale come metafora del razzismo e della paura dell’“altro”. Non è solo un racconto di fantasmi, ma un’esperienza immersiva e disturbante che sfrutta l’orrore per scavare nel tessuto sociale e culturale contemporaneo.
La protagonista è Aisha
Una giovane musulmana americana che si trasferisce con il fidanzato e il figlio di lui in un edificio teatro di un recente attentato. Il contesto è intriso di tensioni latenti: il trauma della violenza, l’ambiguità delle relazioni familiari e il sospetto che circonda la sua identità religiosa. Questi elementi fanno da terreno fertile per la manifestazione di entità soprannaturali che sembrano attratte dai pregiudizi e dall’odio. Il disegno di Campbell, denso e distorto, amplifica lo stato psicologico dei personaggi, rendendo ogni scena un labirinto sensoriale.
Lo stile visivo è un punto di forza indiscusso
Il tratto cupo e i colori desaturati si alternano a esplosioni di forme e corpi deformati che rappresentano gli spiriti. L’orrore è viscerale ma non gratuito, e ogni apparizione soprannaturale si ricollega a emozioni represse e violenze sociali. L’elemento paranormale non è mai fine a sé stesso: è un mezzo per esplorare lo scontro fra culture, l’isolamento e le microaggressioni quotidiane.
Spoiler:
La narrazione prende una piega drammatica quando Aisha scopre che l’attacco terroristico che ha colpito il palazzo non era frutto di un complotto esterno, ma è stato causato da una delle inquiline, alimentata da odio religioso. La madre del fidanzato di Aisha, in particolare, si rivela portatrice di pregiudizi tossici, e diventa vittima e veicolo delle forze oscure. L’epilogo, crudele e realistico, mostra che non sempre il male viene da fuori: spesso è incubato nelle nostre paure più intime. La possessione diventa quindi un simbolo della contaminazione dell’odio.
Il ritmo della storia è sapientemente dosato
La tensione cresce in maniera sottile e progressiva, senza affidarsi a jump-scare o shock facili. Pichetshote riesce a tessere una narrazione stratificata, in cui il soprannaturale non è mai scisso dal contesto sociale. La scelta di usare una protagonista musulmana consente un’inedita prospettiva sull’orrore, in un panorama spesso dominato da protagonisti bianchi e maschili. La storia colpisce per la sua autenticità e per la delicatezza con cui affronta temi complessi senza moralismi.
Infidel è un fumetto horror che si distingue
Per la sua ambizione e per la sua capacità di fondere critica sociale e tensione narrativa. È un’opera politicamente rilevante, ma anche genuinamente spaventosa. L’unione tra la sceneggiatura sofisticata e il comparto visivo disturbante rende questa graphic novel un esempio perfetto di come l’horror possa evolversi senza perdere mordente. Consigliato a chi cerca un’esperienza intensa, tanto intellettuale quanto emotiva.
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