Si Spegne un Sole che Illuminava il Cinema Addio a Robert Redford
Oggi il mondo del cinema piange la scomparsa di un’icona, di un uomo che ha saputo incarnare sogni, verità, ribellione e bellezza con un’unicità rara: Robert Redford è morto a 89 anni, nel sonno, nella sua casa a Sundance, Utah, circondato dall’affetto di chi lo amava.
Nato Charles Robert Redford Jr., Redford non fu mai solo il volto bellissimo dell’eroe romantico o del protagonista elegante: la sua arte andò ben oltre l’aspetto, scavando nel dramma, nella politica, nell’anima americana stessa. Dai fasti di Butch Cassidy and the Sundance Kid, ai brividi di The Sting, fino al thriller politico All the President’s Men, ogni sua interpretazione toccava corde profonde, spesso ignorate, dell’esperienza umana.
Ma Robert Redford non si fermò davanti alla recitazione: divenne regista, produttore, mentore. Vinse l’Oscar alla regia con Ordinary People nel 1980, e fondò il Sundance Institute, che ha cambiato per sempre il panorama del cinema indipendente.
Attraverso Sundance, Redford diede voce a chi non ne aveva, offrì spazio a nuove storie, spinse l’arte cinematografica fuori dagli schemi, sfidando le logiche commerciali dominanti. Non era solo uno che illumina lo schermo: era uno che accendeva ispirazione.
Come privato, ebbe le sue gioie e le sue ferite: la perdita prematura dei figli, la vita lontana dai riflettori che tanto amava, la passione per l’ambiente, per la natura, la consapevolezza che il vero valore spesso stava fuori dal glamour.
Con la sua voce calma ma decisa, con il suo sorriso pieno di luce e malinconia, Redford ha insegnato generazioni di spettatori e cineasti che il cinema può cambiare la visione del mondo, può far sì che chi ci guarda – o guarda le sue opere – si senta meno solo.
Oggi non perde soltanto un attore, ma un pilastro, un testimone della bellezza. Un uomo che ha vissuto fra le montagne dell’Utah, fra le sceneggiature complesse e i silenzi che contano. Che ha smesso di recitare ma non ha mai smesso di far vibrare il cuore con la sua arte.
Addio, Robert Redford. Che il tuo spirito viaggi leggero, che l’eco del tuo sguardo continui a illuminare gli schermi, i registi, gli spettatori.