Clean Room
Clean Room è uno dei titoli più coraggiosi e inquieti del catalogo Vertigo
La serie di Gail Simone e Jon Davis Hunt costruisce un orrore che non cerca soltanto di spaventare ma di insinuarsi sotto la pelle del lettore. Il punto di forza è la capacità di fondere indagine giornalistica, trauma personale e visioni sovrannaturali in un unico flusso narrativo che mantiene sempre una tensione crescente. L atmosfera è fredda e chirurgica proprio come promesso dal titolo e ciò rende ogni scena imprevedibile e disturbante.

Il personaggio di Astrid Mueller
È il vero cuore dell opera una figura enigmatica e mai facilmente leggibile. È una guida spirituale temuta e riverita ma allo stesso tempo è una presenza che sfida continuamente il lettore a porsi domande sulla natura del potere e della percezione. Attorno a lei ruota Chloe Pierce protagonista fragile e determinata che attraversa un percorso di scoperta dalle tinte sempre più oscure. La dinamica tra queste due donne crea un magnetismo narrativo raro nel fumetto horror contemporaneo.
Il mondo visivo di Clean Room
Lavora per stratificazioni. Le creature e le manifestazioni dell orrore non hanno contorni familiari e ciò amplifica la sensazione di trovarsi davanti a un universo che opera secondo logiche disumane. Il disegno di Jon Davis Hunt è pulito quasi clinico un contrasto che rende i momenti più disturbanti ancora più efficaci. Ogni pagina sembra pensata per evocare una combinazione di fascino e repulsione che accompagna il lettore fino all ultima tavola.

Spoiler:
Nel corso della serie si scopre che Astrid Mueller non è solo la leader di un movimento carismatico ma una combattente che da anni fronteggia entità invisibili responsabili di manipolare l umanità attraverso impulsi mentali e paranoie collettive. La Clean Room è il luogo dove queste entità possono essere osservate ed è anche il centro della trasformazione di Chloe che passa da vittima del sistema a consapevole erede della missione di Astrid. Questa rivelazione ribalta la prospettiva iniziale e mostra come la lotta contro gli orrori del mondo non sia mai netta e rassicurante.
Ciò che rende Clean Room così efficace
È la sua riflessione sulla fragilità mentale. Il fumetto non usa il trauma come semplice motore narrativo ma come chiave di lettura per comprendere come le paure interiori possano diventare porte aperte verso qualcosa di più grande e temibile. La storia gioca costantemente con il dubbio sul confine tra percezione e realtà offrendo un tipo di orrore che non ha bisogno di abusare del mostrato per lasciare un segno profondo.

Nel complesso
Clean Room è un opera che merita di essere riscoperta perché osa dove molti fumetti horror si fermano. È ambiziosa inquieta e dotata di una costruzione psicologica sorprendente. La sua capacità di fare convivere orrore sovrannaturale e introspezione umana la rende un titolo ideale per chi cerca un esperienza disturbante ma anche stimolante. Una lettura che non si dimentica facilmente.
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