A Quiet Place – Un Posto Tranquillo
di John Krasinski (2018)
In un futuro post-apocalittico la Terra é invasa da creature mostruose che cacciano gli esseri umani basandosi esclusivamente sui suoni.
Citazione.
Regola #1: Non fare mai rumore
Regola #2: Resta sempre sul sentiero
Regola #3: Rosso significa scappa
Fate silenzio.
I nuovi predatori sono là fuori e hanno il mondo in pugno.
Sono carnivori e si cibano, soprattutto, di uomini.
Appaiono come quadrupedi dalla pelle corazzata, con lunghe braccia che terminano con artigli acuminati, in grado di squarciare l’acciaio.
Sì muovono silenziosi e veloci come il vento, sono sempre pronti a cacciare e sanno essere estremamente letali.
Provengono da un pianeta avvolto nell’oscurità e, per questo motivo, non hanno sviluppato la vista.
Ma, in compenso, hanno un udito particolarmente sviluppato, che permette loro di cogliere qualsiasi rumore provocato dall’uomo, anche il fruscio più leggero.
Percui, fate silenzio.
Il silenzio garantisce la sopravvivenza.
Il silenzio é vita.
Considerazioni.
John Krasinski dirige questo horror fantascientifico, di cui é anche co-sceneggiatore e protagonista, insieme alla moglie Emily Blunt.
Quello che sorprende davvero, in questo film, non é tanto la trama. La storia del cinema é piena di esempi simili. Numerose pellicole hanno dipinto, in passato, scenari post-apocalittici e minacce aliene, più o meno spaventose.
Quello che davvero fa la differenza é un’intuizione geniale. A Quiet Place – Un Posto Tranquillo, infatti, propone il silenzio come vero e unico elemento salvifico. In un’epoca in cui l’elemento sonoro sembra essere diventato sempre più importante, nel cinema come nella vita, questa scelta va decisamente controcorrente. E lo fa in modo coraggioso e coerente, visto che i dialoghi sono davvero ridotti all’osso. La comunicazione é riservata solo alle cose davvero essenziali. Il linguaggio é quello dei gesti, dei sordomuti, della complicità degli sguardi. Il dolore si esprime con una mano messa davanti alla bocca, l’amore con una tenera carezza. Non ci sono social, non c’è una guerra a chi alza di più la voce. Anzi, osserviamo l’esatto contrario. Il vero nemico é la comunicazione. Sopravvive chi fa più silenzio, dimostrando di sapersi adattare alla nuova realtà.
La Blunt é davvero strepitosa, ma in generale é tutto il cast a funzionare bene.
Una menzione particolare per le creature aliene, molte brutte e spaventose, di grande impatto visivo.
A Quiet Place – Un Posto Tranquillo non é un film perfetto, ma sicuramente é una pellicola coraggiosa, che usa in modo innovativo il suono e il silenzio.
É stato un grande successo al botteghino, incassando oltre 340 milioni di dollari a fronte di un budget di 17 milioni di dollari.
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