Autore: Micha

Sono il Grafico.

Curo la rubrica Fumetti Horror e, quando è il mio turno, il Palinsesto TV.
Nel frattempo, però, scarabocchio tutto il resto 😉

Prospect

Prospect

Prospect (2018), diretto da Zeek Earl e Chris Caldwell, è una perla rara nel panorama della fantascienza indipendente. Distribuito da Gunpowder & Sky e presentato per la prima volta al SXSW Film Festival, il film si distingue per un’estetica che richiama il realismo sporco e tangibile del primo Star Wars, ma declinato in una chiave decisamente più minimalista e intimista. La pellicola, girata con un budget contenuto, riesce a creare un universo alieno credibile e visivamente ricco grazie a scenografie pratiche, costumi ingegnosi e un uso sapiente della fotografia. Il risultato è un film dall’atmosfera densa, che si insinua lentamente nello spettatore e lo avvolge con la sua tensione silenziosa.

Diecimila Piume Nere

Diecimila Piume Nere

Con Diecimila piume nere, Jeff Lemire e Andrea Sorrentino proseguono la loro collaborazione nel ciclo The Bone Orchard Mythos, esplorando un horror intimo e atmosferico. Il fumetto si distacca dall’horror splatter o soprannaturale più diretto, scegliendo invece la via del perturbante e del simbolico. L’opera è una riflessione cupa sul dolore, il senso di colpa e l’innocenza perduta, ambientata in un mondo a metà tra la realtà e il delirio. Lemire costruisce personaggi credibili e complessi, mentre Sorrentino li avvolge in un’estetica oscura e straniante.

The Bunker

The Bunker

The Bunker si presenta come un horror sci-fi che affonda le sue radici in uno scenario post-apocalittico e claustrofobico. Ambientato in un laboratorio militare sotterraneo durante un’invasione aliena, il film combina angoscia, tensione psicologica e fantascienza biologica. Il regista Brian Hanson riesce a sfruttare lo spazio ristretto del bunker per costruire un’atmosfera asfissiante e sempre più instabile, dove il pericolo non proviene solo dall’esterno… ma anche da dentro. Con una regia attenta ai dettagli e un ritmo ben dosato, il film offre una visione disturbante e riflessiva sulla sopravvivenza e la moralità.