Cani Arrabbiati

Cani Arrabbiati

Cani Arrabbiati di Mario Bava, 1974

Un po’ di cenni storici

Ispirato ad un racconto di Ellery Queen, questo film è forse uno dei più sfortunati della storia del cinema.

La pellicola infatti non uscì mai nelle sale poiché il produttore Roberto Loyola andò in bancarotta e non poté distribuirlo.

Solo nel 1995 grazie all’attrice Lea Lander (che nei titoli di testa figura col nome di Lea Kruger) ne uscì una copia in DVD a Colonia con il titolo di «Semaforo Rosso» se pur con alcuni cambiamenti (il finale ad esempio).

In seguito il produttore Peter Blumenstock ripristinò la versione originaria di Cani Arrabbiati.

Sinossi:

“Dopo aver rapinato un portavalori di una piccola casa farmaceutica, tre banditi soprannominati rispettivamente «Il Dottore» (Maurice Poli),

«Bisturi» (Don Backy) e

«Trentadue» (George Eastman)

per sfuggire alla polizia prendono in ostaggio una donna (Lea Krueger) e sequestrano una macchina con a bordo un uomo distinto di nome Riccardo (Riccardo Cucciolla) ed un bambino…

Considerazioni

Abbandonato il genere che lo aveva reso più famoso “HORROR”, con quest’opera il regista realizzò un thriller claustrofobico in forte anticipo sui tempi rispetto a quanto si vedrà in futuro (vedi TARANTINO).

Nonostante il cast non fosse composto da attori famosi, la qualità della recitazione risulto’ convincente.

Una menzione particolare la merita l’attore George Eastman (al secolo Luigi Montefiori che diverrà in seguito il protagonista di Antropophagus di Joe D’Amato uno dei più noti gore all’italiana).

Qui interpretava il bandito maniaco sessuale «Trentadue»… che attraverso il suo umorismo volgare e di dubbio gusto, riuscì a rendere ancora più malata l’atmosfera della pellicola…

Le musiche sono di Stelvio Cipriani.

Uno dei più grandi musicisti di cinema anni 70 ed autore di numerose altre colonne sonore, vedasi tra gli altri “La morte cammina con i tacchi alti”, ”Reazione a catena”, “Gli orrori del castello di Norimberga” per restare in tema thriller/horror.

Articoli simili

  • Halloween – The Beginning

    L’opera in argomento è un remake del classico horror del 1978, Halloween, diretto da John Carpenter. Rob Zombie qui ha dato tocco personale, creando una versione più intensa e violenta della storia originale.Detto questo è giusto sottolineare e riportare quanto dichiarato dallo stesso Rob Zombie in merito alla definizione “remake” di un opera così iconica ed imperante come il primo Halloween di Carpenter:

  • Siesta

    La trama di “Siesta” segue Claire (interpretata da Ellen Barkin), una trapezista che si risveglia in un aeroporto spagnolo senza ricordare come ci sia arrivata. La sua ultima memoria risale a un’esibizione a Londra, e da quel punto in poi, il suo viaggio diventa un’indagine per ricostruire il passato recente e comprendere la sua situazione attuale.

  • Cloverfield

    Diretto da Matt Reeves e prodotto da J.J. Abrams, è un film del 2008 che ha rivoluzionato il genere monster movie grazie alla sua narrazione in stile found footage. La pellicola segue le vicende di un gruppo di amici durante una festa a New York, interrotte bruscamente da un attacco di un mostro gigante.

  • Maxxxine

    Maxine è decisa a ottenere la parte della vita: un ruolo in un horror demoniaco diretto da un’algida regista emergente. Ma mentre si muove tra provini e compromessi, una nuova minaccia si aggira per la città: il famigerato “Night Stalker”, serial killer ispirato a fatti realmente accaduti, semina il panico tra le strade della California. A peggiorare la situazione, un detective privato riapre vecchie ferite del passato di Maxine, riportando alla luce legami oscuri con i fatti di X.

  • Come Play

    Il protagonista è Oliver, un bambino affetto da disturbo dello spettro autistico che comunica attraverso un tablet. Introverso, spesso bullizzato e incapace di esprimersi a parole, Oliver trascorre gran parte del suo tempo immerso nei dispositivi digitali. È lì che scopre un’app misteriosa, contenente un racconto illustrato intitolato “Misunderstood Monsters” (“Mostri incompresi”).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *