Carmageddon è un videogioco di corse e scontri fra veicoli uscito nel 1997 su PC, sviluppato da Stainless e pubblicato da Interplay/Sales Curve Interactive. Nel corso degli anni ha avuto un buon numero di seguiti e reboot, fra cui segnaliamo: Carmageddon 2: Carpocalypse Now (PC 1998), Carmageddon (Playstation 1999), Caramageddon 64 (Nintendo 64 2000), Carmageddon – Max Damage (Playstaion 4, Xbox One, PC 2016).
Alla sua uscita, il gioco venne travolto dalle polemiche, in quanto considerato troppo violento dai mass media. Alcuni paesi ne vietarono la distribuzione, mentre altri costrinsero gli sviluppatori a crearne una versione “light” dove i pedoni furono sostituiti da zombie o robot. Tali polemiche non fecero altro che pubblicizzare oltremodo il titolo, che divenne un cult nell’arco di pochi mesi.
Poco dopo il rilascio, uscì un’espansione dal nome Carmageddon Splat Pack che conteneva una patch in grado di riportare il gioco al suo stato originale.
La colonna sonora fu affidata alla band Fear Factory.
TRAMA
Il titolo è palesemente ispirato a Anno 2000 – La Corsa Della Morte (Death Race 2000) del 1975, film ambientato in un futuro distopico dove annualmente viene organizzata una gara automobilistica che parte da New York e arriva a Los Angeles, nella quale i piloti sono incitati a investire il maggior numero di persone al fine di ottenere un punteggio migliore.
Proprio come nell’opera cinematografica, saremo spinti a metter sotto qualsiasi essere vivente che troveremo sulla nostra strada. Ogni uccisione ci darà un bonus in preziosi secondi, utili a completare lo stage entro il tempo limite. Vi sono tre semplici modi per vincere: raggiungere per primi l’ultimo checkpoint, distruggere tutti i veicoli avversari o investire tutti gli esseri viventi presenti nell’area di gioco.
CONSIDERAZIONI
Al di là di tutte le questioni legate ai numerosi vespai mediatici creatisi intorno al videogame, che lo fecero diventare inevitabilmente il sogno proibito di ogni adolescente, Carmageddon fu un gioco ben costruito e dalla forte identità. Graficamente si difendeva molto bene e il gameplay risultava divertente. Le aree di gioco, per l’epoca, erano grandi e spingevano il giocatore a esplorarne ogni anfratto.
Dai menù di gioco all’interfaccia grafica, dal design dei veicoli a quello dei personaggi, tutto risultava estremamente grottesco e vicino a quello stile splatter che tanto funzionava in quegli anni. Basti pensare che la freccina del mouse veniva sostituita da una mano mozzata…
IN CONCLUSIONE
Carmageddon ha il grosso merito di aver osato come pochissimi altri nel corso della storia dei videogiochi. Stainless costruì un gioco che di politicamente corretto non aveva nulla, riuscendo a riscuotere un grande successo nonostante le durissime critiche. Il titolo fu addirittura esaminato al parlamento italiano, che inizialmente ne vietò la vendita per poi dare il via libera alla versione censurata. Grazie a Carmageddon tutti gli sviluppatori videoludici poterono godere di maggiore libertà creativa e questo fu sicuramente un bene per l’industria del gaming.
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