Horror Cult

Horror Cult

Benvenuti a Horror Cult, la rubrica dedicata ad esplorare i film horror che hanno segnato la storia del genere. Ci immergeremo nei meandri dei classici del brivido, riscoprendo pellicole che hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico.

  • La Casa sulla Scogliera (The Uninvited)

    La casa sulla scogliera (The Uninvited) rappresenta una delle prime incursioni del cinema hollywoodiano nel genere delle case infestate con un tono serio e inquietante. Diretto da Lewis Allen e interpretato da Ray Milland, Ruth Hussey e Gail Russell, il film riesce a fondere con eleganza l’elemento soprannaturale con un’intensa componente psicologica e drammatica.

  • Terrore alla 13ª Ora

    Uscito nel 1963 con il titolo originale Dementia 13, Terrore alla 13ª ora segna uno dei primi lavori dietro la macchina da presa per Francis Ford Coppola. All’epoca giovanissimo e sotto la supervisione del produttore Roger Corman, Coppola si cimenta con un thriller gotico dai tratti horror, girato con un budget minimo ma con grandi ambizioni artistiche.

  • La Maschera della Morte Rossa

    Con La maschera della morte rossa, Roger Corman firma uno dei suoi più raffinati adattamenti delle opere di Edgar Allan Poe, nonché uno dei capitoli più acclamati del celebre “Ciclo di Poe” realizzato negli anni ’60 per la American International Pictures. Un film visivamente sontuoso, macabro e allegorico, che unisce l’atmosfera decadente del racconto originale a riflessioni filosofiche sulla morte, la giustizia e la crudeltà umana.

  • Il Maligno

    Nel XVII secolo, il satanista Jonathan Corbis viene tradito da uno dei membri della sua setta e condannato al rogo. Trecento anni dopo, Corbis ritorna per vendicarsi sui discendenti del traditore, la famiglia Preston, e recuperare un antico libro in loro possesso…

  • King of the Zombies

    Durante la Seconda Guerra Mondiale, un aereo militare precipita su un’isola sconosciuta dei Caraibi. I tre sopravvissuti trovano rifugio nella villa del dottor Miklos Sangre, un uomo dall’aria inquietante. Ben presto scoprono che il dottore è coinvolto in rituali voodoo e nel controllo di zombi, usati per fini misteriosi legati allo spionaggio. I protagonisti, tra cui il cameriere Jeff, dovranno affrontare una lotta per la sopravvivenza e sventare i sinistri piani del loro ospite.

  • La Fonte della Vergine

    Tra i capolavori del cinema di Ingmar Bergman, La Fonte della Vergine (Jungfrukällan) occupa un posto di rilievo per la sua potenza simbolica e la sua crudezza narrativa. Vincitore dell’Oscar per il Miglior Film Straniero nel 1961, questo dramma medievale si ispira a un’antica ballata svedese per raccontare una storia di violenza, vendetta e redenzione, affrontando temi profondi come la fede, la giustizia e il senso del divino.

  • Incubus

    Il film Incubus del 1966, diretto da Leslie Stevens, rappresenta un’opera cinematografica unica nel suo genere, sia per la sua ambientazione gotica e inquietante, sia per la sua particolarità linguistica. Girato interamente in esperanto, la lingua artificiale creata per favorire la comunicazione internazionale, Incubus si distingue come uno dei pochi film nella storia del cinema ad adottare questa scelta stilistica.