Control è uno sparatutto in terza persona, sviluppato da Remedy Entertainment e pubblicato da 505 Games. Il videogioco uscì nel 2019 per Playstation 4, Xbox One e PC.
Fu apprezzato dalla critica e vendette relativamente bene nonostante una trama non certo convenzionale, avvicinabile alle storie criptiche del cinema di David Lynch. Ne hanno seguito l’uscita due DLC di grande qualità: The Foundation e AWE.
TRAMA
Riassumere la storia di Control in poche righe sarebbe impossibile. La sua scrittura è a dir poco complessa e lascia spazio a molte interpretazioni. Jesse Faden, la nostra protagonista, è alla ricerca del fratello scomparso vent’anni prima.
La ragazza è convinta di poterlo trovare all’interno del Federal Bureau of Control, sede di un’organizzazione governativa segreta che si occupa di fenomeni apparentemente inspiegabili o soprannaturali. Control ha inizio proprio quando Jesse entra nella Oldest House, l’edificio che ospita il FBC e nel quale si svolgerà l’intera avventura.
Jesse avrà modo di scoprire che quel luogo è ben più grande di quel che si possa immaginare e che funge da collegamento fra più piani di esistenza, chiamati “piani astrali”.
Oltre a investigare sulla scomparsa di Dylan Faden, dovremo sconfiggere l’ HISS, una forza di natura sconosciuta in grado di prendere il controllo delle persone e di deformare la materia.
CONSIDERAZIONI
Il lavoro svolto da Remedy su Control ha dell’incredibile. Il team capitanato da Sam Lake (già autori di Max Payne, Quantum Break e Alan Wake) riesce a costruire un’opera curata nei minimi particolari e davvero unica nel suo genere.
A livello grafico Control lascia a bocca aperta, ma ciò che spiazza di più è il gameplay. All’interno del contesto brutalista della Oldest House, si può interagire praticamente con qualsiasi cosa.
Tutto più diventare un’arma, dalle scrivanie agli altoparlanti, dagli estintori agli scaffali… in mancanza di oggetti si possono addirittura estrarre pezzi di cemento dalle colonne portanti del palazzo.
Control è un’opera fortemente autoriale, che va controcorrente e che propone qualcosa di nuovo e stimolante in cui cimentarsi. Per riuscire a venire a capo della lore di gioco, il giocatore non potrà certo assistere passivamente agli eventi. Al fine di ricostruire il tutto (o quasi) si dovrà esplorare per bene l’enorme ambientazione e… leggere! Sì, leggere e anche molto, perché parliamo di centinaia di documenti collezionabili indispensabili per comprendere, almeno in parte, il mondo di Control.
IN CONCLUSIONE
Control è un prodotto dalla qualità eccezionale, praticamente senza punti deboli. Non si può certo dire però che sia adatto a tutti, in quanto sicuramente non semplice (nel senso più ampio del termine), ma il consiglio è perlomeno di provarlo. Remedy è uno studio da sostenere e da proteggere, perché sono davvero pochi i team in grado di osare così tanto, fregandosene bellamente delle tendenze commerciali del momento.
Iscriviti al nostro canale YouTube