Titolo tutt’altro che semplice, Demon’s Souls, non premia i giocatori troppo “frenetici”: è facile morire al primo avvio del gioco – come al centesimo – per distrazione o perché non si è gestito bene il proprio inventario !!
Il sovrano Allant regna su Boletaria con grande saggezza.
Un giorno, però, decise di utilizzare il potere delle anime per portare prosperità e pace nel regno.
Inizialmente questo suo gesto portò a immensi benefici per Boletaria, ma un giorno una spessa nebbia ricoprì quelle terre isolandole dal resto del mondo.
Chiunque provasse a oltrepassare quella nebbia svaniva senza lasciare alcuna traccia.
Il prode Vallarfax però, riuscì a fuggire dalla nebbia, raccontando al mondo come l’Antico risvegliato da Re Allant, si fosse liberato dalla sua prigione nel Nexus, scagliando i suoi demoni cacciatori di anime contro gli umani.
Le persone private dell’anima impazziscono e attaccano chiunque abbiano vicino.
Spinti dalla brama di potere molti guerrieri varcarono la nebbia svanendo oltre di essa, tutti tranne uno, che ucciso nella foschia vede la sua anima trasportata nel Nexus…
Questa sfortunata o fortunata anima è il personaggio che il giocatore usa in Demon’s Souls.
Dopo aver scelto la classe dell’eroe, infatti, inizierà il peregrinare tra il Nexus e le aree di Boletaria ormai invase dalla nebbia e dalla follia, a caccia degli arcidemoni con l’intento di sconfiggerli e di imprigionare nuovamente l’Antico nella sua prigione.
Demon’s Souls nella sua versione originale su PS3 fu uno dei giochi più amati\odiati per la sua difficoltà, Il gioco ha ricevuto un’accoglienza prevalentemente positiva dalla critica specializzata e dai revisori.
Secondo i lettori di Famitsū, si tratta del miglior gioco di tutti i tempi su PlayStation 3
Il “remake” odierno su
Ps5 non offre lo stesso impatto sui giocatori.
Quale tra tutti gli Arcidemoni vi ha creato più difficoltà?
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