L’Esorcismo di Goya è un altro dipinto del maestro spagnolo che fa parte delle sei opere dedicate alla stregoneria di cui abbiamo già iniziato a parlare con Il Sabba delle Streghe.
Descrizione del dipinto
Nell’ Esorcismo di Goya possiamo vedere come il protagonista si ritrovi in aperta campagna, di notte, in ginocchio a pregare. Notiamo dalla sua espressione come sia impaurito per essere stato costretto a subire il rito. Più che un esorcismo sembra venga praticato un rito di magia nera, per la presenza di bamboline voodoo e bambini morti. L’attenzione viene catturata dalla figura di una vecchia vestita di giallo, questo cromatismo potrebbe far pensare che sia l’unica figura reale oltre al protagonista e quindi l’unica minaccia reale del dipinto. Nella parte superiore del dipinto Goya lascia volutamente incompiuta una figura spettrale che potrebbe essere identificato come il diavolo o un suo emissario. Pipistrelli e gufi, le creature della notte, volano al suo fianco.
Lo stile del dipinto
Goya era artista eclettico e difficilmente classificabile. Rimase in bilico tra Razionalismo illuminista e Romanticismo. Il maestro spagnolo partì da tendenze neoclassiche. Le superò poi con rappresentazioni della quotidianità popolare aprendo la strada al Realismo.
Il colore e l’illuminazione
È molto suggestiva l’atmosfera luministica colta dal vero da Goya: con la notte cupa al sommo del cielo mentre una nebbiosa luce corre radente al profilo dell’orizzonte evocando l’impressione di perdute, desolate lontananze spazzate dal vento.
Conclusione
L’Esorcismo è un dipinto terrificante che riesce a trasmettere la paura e l’impotenza del protagonista costretto a subire uno strano rito di esorcismo nel bel mezzo della notte. Piuttosto che un rito salvifico sembra che venga fatto un rito sacrificale. Le figure in nero trasmettono una sensazione di terrore e il modo in cui la figura in giallo si protende verso il protagonista da l’impressione che voglia imprigionare il protagonista.
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