Heat – la sfida
di Michael Mann (1995)
Una banda di ladri di banche professionisti si ritrova la polizia alle calcagna dopo che ha lasciato inconsapevolmente un indizio sulla scena dell’ultimo colpo.
Citazione.
“Sette anni a Folsom, in isolamento per tre.
Macneal in precedenza. Macneal é un carcere duro come dicono?”
“Ti occupi di scienza penitenziaria?”
“Hai intenzione di tornarci? Sai, ne ho conosciuti alcuni che facevano qualche cazzata apposta per farsi ribeccare. E tu?”
“Devi aver conosciuto proprio I più stupidi.”
“Ah, ne ho conosciuti tanti.”
“Mi ci vedi rapinare un negozio di liquori con scritto in fronte: arrestatemi sono un perdente?”
“No, in effetti no.”
“Bravo, non tornerò mai in prigione.”
“Allora é meglio che tu cambi lavoro.”
(𝐕𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐇𝐚𝐧𝐧𝐚 & 𝐍𝐞𝐢𝐥 𝐌𝐜𝐂𝐚𝐮𝐥𝐞𝐲)
Attenti a quei due.
Il primo personaggio si chiama 𝐕𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐇𝐚𝐧𝐧𝐚 ed é un tenente della sezione rapine/omicidi della L.A.P.D.
Uomo molto emotivo, con scatti improvvisi e repentini cambi d’umore, alle spalle tre matrimoni falliti e un problema di dipendenza dalla nicotina che cerca di curare masticando chewing-gum in continuazione.
Per lui il lavoro é un’ossessione che gli impedisce di avere una vita privata soddisfacente perché, come sempre ripete, ha bisogno della sua angoscia per mantenersi scattante e reattivo.
Il secondo personaggio risponde al nome di 𝐍𝐞𝐢𝐥 𝐌𝐜𝐂𝐚𝐮𝐥𝐞𝐲 ed é il capo di una banda di criminali professionisti specializzati in rapine di banche.
Uomo di poche parole, ex marine, dai modi educati e pacati, che ama la solitudine e che odia la prigione.
Nella sua vita privata é da poco apparsa una donna conosciuta per caso in un bar.
Neil sente di provare dei sentimenti per lei ma sa bene che non può esserci nulla nella sua vita da cui non possa sganciarsi in trenta secondi netti nel caso in cui senta puzza di sbirro dietro l’angolo.
Nonostante le differenze caratteriali, sono essenzialmente due personaggi uguali ma situati ai lati opposti della legge.
Il primo é Al Pacino.
Il secondo é Robert De Niro.
E già questo basterebbe.
Ma non é tutto…
Considerazioni.
C’è un grande regista dietro la macchina da presa, considerato uno dei maestri del nuovo cinema d’azione.
Qui mette in scena una caccia quasi inconsapevole, per buona parte del film, tra due protagonisti che si attraggono come calamite.
E lo fa con una pellicola stilisticamente e narrativamente impeccabile in ogni particolare, dove ogni elemento si incastra alla perfezione.
Le vicende esposte sono quasi sempre accompagnate, sullo sfondo, da una Los Angeles viva e presente come non mai, con le sue strade, la sua gente e i suoi colori.
A mio avviso, la scena della rapina in banca e la successiva sparatoria in strada rimane, ancora oggi, una delle cose più sorprendenti mai viste su schermo.
Inoltre, Mann scava all’interno dei suoi personaggi, anche quelli di contorno, regalandoci dei quadri psicologici dettagliati e precisi.
Una menzione d’obbligo anche per la fotografia di Dante Spinotti.
Heat – La sfida è un’opera monumentale, un film stupendo.
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Immergiti in un mondo da brivido con Incubi Notturni
Articolo pertinente e dettagliato, per un film straordinario, che per la prima volta vede interagire in due ruoli contrapposti due colossi come Pacino e de Niro. In precedenza, i due suddetti attori avevano interpretato insieme solo Il padrino parte II, ma in due ruoli separati. La scena della sparatoria in strada in quest’altro film per me è monumentale. Migliore di questa in questione. Da annotare, oltre ad un’ottima regia, l’altrettanto valida interpretazione di Val Kilmer.