House of the Dragon (2022-in produzione)
“I sogni non ci hanno resi Re, i draghi l’hanno fatto”
A due mesi dalla sua uscita è ancora sulla bocca di tutti, finalmente ne parliamo pure noi.
House of the Dragon, prequel della premiata serie Il Trono di Spade, ha appena voltato pagina dirigendosi ad ali spiegate verso la già confermata seconda stagione dopo aver lasciato tutti a bocca aperta.
Partiamo dalla trama che racconta una storia dalla parvenza serena rispetto a quella burrascosa del Trono di Spade.
I sette regni sono infatti in pace ormai da anni sotto la guida del re Viserys Targaryen, un re giusto e buono ma con l’unico problema di non avere eredi maschi.
Unica erede è la principessa Rhaenyra Targaryen, donna e di conseguenza non benvoluta come possibile regina.
Le cose si aggravano per il re e l’urgenza di trovare un giusto erede si fa sempre più assillante tanto che Daemon, fratello di Viserys, si propone come tale.
Non continuerò con la trama perchè sarebbe sbagliato raccontare una storia che ha bisogno di essere vissuta episodio dopo episodio.
Per quanto riguarda il cast ci troviamo davanti ad attori, giovani e non, veramente capaci del loro lavoro tra cui un eccellente Paddy Considine (Viserys) e un altrettanto ottimo Matt Smith nei panni di Daemon.
Ma le padrone di casa sono decisamente le interpreti di Rhaenyra e Alicent (amica della principessa), sia nella loro versione giovane con Milly Alcock e Emily Carey che nella versione adulta e sovrana con Emma D’Arcy e Olivia Cooke che abbiamo già visto in altre serie tra cui Vanity Fair.
La serie è stata rinnovata per una seconda stagione subito dopo l’episodio pilota che nella prima sera d’uscita è stato visto da circa 9,99 milioni di spettatori negli Stati Uniti, numero che è cresciuto ulteriormente dopo la conferma del seguito raggiungendo i 20 milioni.
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