I Gargoyles si ritrovano un po’ dappertutto, dall’Asia alla Grecia, dall’Inghilterra agli Stati Uniti; si tratta di una delle simbologie sacre più interessanti e affascinanti poiché il loro valore intrinseco è legato ad un mistero che continua da oltre quattromila anni.
Il nome Gargoyle proviene da “la gargouille”, che in francese significa “gola”.
Secondo una delle interpretazioni più popolari, la scelta è caduta su quel nome perché originariamente queste sculture mostruose avevano anche una funzione pratica.
Dovevano lasciar refluire le acque piovane lontano dalle mura esterne delle chiese medievali.
Dalla loro enorme gola dunque fuoriusciva l’acqua di scolo.
Ma il significato di tali mostri all’esterno delle chiese aveva in realtà un’origine più metafisica.
Essi servivano a rappresentare il male che restava fuori dalle chiese, in modo da far passare il messaggio che “dentro” c’era la salvezza.
La Leggenda
Secondo la leggenda, la Gargouille era anche il nome dato a un dragone cattivo che perseguitava i cittadini del villaggio di Rouen, in Francia, nel settimo secolo.
Il dragone aveva un collo lunghissimo, delle grandi ali da pipistrello, dei denti spaventosi e sputava fuoco.
Gli abitanti del villaggio erano terrorizzati dal dragone e facevano spesso dei sacrifici in suo nome, per guadagnarne l’approvazione.
Rouen fu anche il palco di un altro grande evento storico: il rogo di Giovanna d’Arco.
Secondo la leggenda, il giorno in cui Giovanna d’Arco fu condannata a morte e messa al rogo, la gargouille osservò tutto con occhi tristi dall’alto della cattedrale.
Dopo la morte della condannata, prese a volare sul cielo del villaggio per ore, in maniera minacciosa.
Nella notte la sua vendetta si compì. Il mattino dopo gli abitanti trovarono decine di corpi morti per le strade del villaggio: erano quelli che avevano assistito al rogo da spettatori.
Quando l’arcivescovo Romano arrivò in paese, si propose di sconfiggere la gargouille se tutti gli abitanti si fossero battezzati e se si fosse costruita una chiesa in suo nome.
E così fu: Romano domò la bestia e la trascinò al villaggio.
La mise al rogo, ma nella sorpresa di tutti quanti, la testa e la gola non presero fuoco, in quanto già abituati allo stesso fuoco che il drago sputava in vita.
Per questo l’arcivescovo decise di impalarne il capo all’esterno della chiesa, come simbolo del male sconfitto dal Cristianesimo.
Quando la Leggenda fa la Storia
Da quella leggenda prese forma la tendenza del posizionare gargoyles mostruosi all’esterno delle chiese medievali, a partire dal 1200.
I gargoyles più famosi sono ovviamente quelli della cattedrale di Notre Dame a Parigi.
Le sculture arrivate ai giorni nostri però, non sono in realtà i gargoyles originali.
Quelli andarono distrutti per mano degli stessi francesi tra il 17° e il 18° secolo, soprattutto durante la rivoluzione francese.
Ne fu poi ricostruita una nuova serie durante i lavori di ristrutturazione di metà ‘800, estendendone la varietà alla serie di mostri e figure spaventose arrivate fino ad oggi.
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