Arianne Phillips è una delle costumiste più versatili e rispettate del cinema contemporaneo, nota per il suo lavoro innovativo che attraversa diversi generi cinematografici, dalla musica al teatro, fino al cinema. La sua carriera è stata caratterizzata da collaborazioni con alcuni dei registi più acclamati di Hollywood, e la sua capacità di creare costumi che non solo vestono i personaggi, ma li definiscono, ha reso i suoi contributi al cinema indimenticabili. Sebbene Arianne Phillips sia maggiormente conosciuta per il suo lavoro in film drammatici, musical e storici, ha anche avuto incursioni significative nel genere horror, dove ha potuto esprimere il suo talento in modi unici e innovativi.
I Primi Anni e l’Evoluzione Verso il Cinema
Arianne Phillips ha iniziato la sua carriera nel mondo della moda, lavorando come stylist per alcune delle più grandi star della musica, tra cui Madonna. Questa esperienza nel mondo della moda e della musica ha influenzato profondamente il suo approccio al design dei costumi, permettendole di sviluppare un forte senso dell’estetica e un’attenzione particolare ai dettagli. La transizione di Phillips al cinema è stata naturale, poiché il suo lavoro è sempre stato caratterizzato da una narrazione visiva potente, capace di comunicare il carattere e l’evoluzione dei personaggi attraverso l’abbigliamento.
The Crow (1994): Un Cult dell’Horror Gotico
Uno dei primi contributi significativi di Arianne Phillips al genere horror è stato il suo lavoro come costumista per The Crow (1994), diretto da Alex Proyas. Il film, che è diventato un classico di culto, è noto per la sua atmosfera gotica e oscura, che ha ridefinito il concetto di vendetta e tragico romanticismo nel cinema horror.
Il personaggio principale, Eric Draven (interpretato da Brandon Lee), ritorna dall’oltretomba per vendicare la propria morte e quella della sua fidanzata. Il costume di Draven, con il suo trench di pelle nera, pantaloni attillati e il trucco bianco e nero ispirato al teatro kabuki, è diventato iconico. Phillips ha creato un look che non solo riflette il dolore e la determinazione del personaggio, ma che è anche diventato un simbolo visivo di ribellione e angoscia. Il contrasto tra il bianco del viso di Eric e il nero del suo abbigliamento sottolinea la dualità del personaggio, diviso tra il mondo dei vivi e quello dei morti, un elemento che ha contribuito a rendere The Crow un film indimenticabile nel panorama dell’horror gotico.
Collaborazione con Matthew Vaughn: Kingsman: The Secret Service (2014) e l’Horror in Salsa Spy
Mentre Kingsman: The Secret Service (2014) non è un horror nel senso tradizionale, la collaborazione di Arianne Phillips con il regista Matthew Vaughn ha dato vita a un film che mescola diversi generi, inclusi elementi di thriller e horror. Il film presenta una violenza stilizzata e una serie di scene che, pur essendo spesso sovraccariche di umorismo nero, contengono un livello di tensione e di crudezza che richiama il genere horror.
I costumi creati da Phillips per Kingsman sono sofisticati, eleganti e perfettamente in linea con l’atmosfera da spy-thriller, ma è interessante notare come la costumista sia riuscita a bilanciare l’estetica pulita e formale dei protagonisti con l’elemento più oscuro e inquietante della trama. I personaggi, come il villain Richmond Valentine (interpretato da Samuel L. Jackson) e la sua assistente Gazelle (interpretata da Sofia Boutella), sono vestiti in modo che il loro abbigliamento riflette la loro natura distorta e perversa, con dettagli che sottolineano la loro malvagità intrinseca. Questo gioco di contrasti e simbolismi è una firma del lavoro di Phillips, che riesce a infondere un senso di minaccia anche nei contesti più apparentemente glamour.
Nocturnal Animals (2016): L’Estetica dell’Inquietudine
Uno dei lavori più acclamati di Arianne Phillips è Nocturnal Animals (2016), diretto da Tom Ford. Sebbene non sia un film horror tradizionale, Nocturnal Animals è un thriller psicologico carico di tensione, angoscia e momenti di terrore profondamente disturbanti.
Il film racconta due storie intrecciate: quella della protagonista Susan Morrow (interpretata da Amy Adams), una gallerista di Los Angeles che riceve il manoscritto di un romanzo scritto dal suo ex marito, e la trama del romanzo stesso, un racconto inquietante di violenza e vendetta. Phillips ha creato due mondi visivamente distinti attraverso i costumi: quello elegante e freddo di Susan, dominato da colori scuri e tessuti ricercati, e quello brutale e arido della storia del romanzo, caratterizzato da abiti più casual, consumati e realistici.
Il costume di Susan, in particolare, gioca un ruolo chiave nel comunicare la sua alienazione emotiva e il suo senso di vuoto interiore. L’uso di abiti strutturati, ma privi di calore, riflette la sua vita perfetta in superficie, ma profondamente insoddisfacente. Al contrario, i costumi dei personaggi nella storia del romanzo evocano una crudezza e un realismo che aumenta il senso di pericolo e inquietudine. Nocturnal Animals è un film che esplora le paure più intime e le conseguenze della violenza, e i costumi di Phillips contribuiscono in modo significativo a costruire questa atmosfera opprimente e ansiogena.
Once Upon a Time in Hollywood (2019): L’Omaggio all’Horror degli Anni ’60
Un altro progetto importante di Arianne Phillips è stato Once Upon a Time in Hollywood (2019), diretto da Quentin Tarantino. Il film, che è un omaggio alla Hollywood degli anni ’60, include elementi di horror, soprattutto nella rappresentazione della famigerata famiglia Manson e degli eventi che portarono all’omicidio di Sharon Tate.
Phillips ha lavorato per ricreare fedelmente l’estetica degli anni ’60, ma ha anche utilizzato i costumi per esplorare il lato oscuro di quel periodo. I costumi dei membri della famiglia Manson, in particolare, sono semplici e ispirati all’abbigliamento hippy dell’epoca, ma trasmettono un senso di inquietudine e disordine, riflettendo la natura caotica e pericolosa di questi personaggi. Anche se il film di Tarantino è in gran parte una lettera d’amore alla vecchia Hollywood, Phillips ha saputo catturare la tensione e il terrore che si annidava sotto la superficie luccicante di quel mondo.
L’Impatto di Arianne Phillips sul Cinema Horror
Sebbene Arianne Phillips non sia esclusivamente una costumista di film horror, il suo lavoro in questo genere e nei generi affini ha avuto un impatto significativo. La sua capacità di usare il costume per esplorare la psicologia dei personaggi, creare atmosfere e contribuire alla narrazione visiva ha arricchito profondamente i film a cui ha lavorato. Phillips riesce a fondere moda e narrazione in un modo che non solo veste i personaggi, ma dà vita a interi mondi.
La sua collaborazione in film come The Crow e Nocturnal Animals dimostra la sua versatilità e il suo talento nell’interpretare il lato oscuro dell’umanità. Anche in contesti non strettamente horror, Phillips riesce a infondere i suoi costumi con un senso di tensione e inquietudine che eleva il film e lo rende un’esperienza visiva memorabile.
In conclusione, Arianne Phillips è una delle costumiste più influenti del cinema moderno, e il suo lavoro nel genere horror, sebbene meno noto rispetto ad altri progetti, è stato fondamentale per la creazione di alcune delle immagini più iconiche e memorabili del cinema. La sua capacità di bilanciare estetica e narrazione, unita a un forte senso della psicologia dei personaggi, ha fatto di lei una figura chiave nel panorama del cinema contemporaneo.
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