Il Manicomio di Bedlam

Il Manicomio di Bedlam: Tra Storia, Orrore e Leggenda

Nel cuore di Londra, tra le pieghe oscure della storia europea, sorge uno dei luoghi più inquietanti e simbolici della follia umana: il Bethlem Royal Hospital, meglio noto come Bedlam. Più di un semplice ospedale psichiatrico, Bedlam è diventato un archetipo del terrore, un nome che da secoli incarna il confine sottile tra cura e tortura, tra scienza e superstizione.

Le Origini di un Incubo

Fondato nel 1247 come monastero dedicato a San Maria di Betlemme, l’ospedale nacque con intenti religiosi e caritatevoli. Ma già dal XIV secolo iniziò ad accogliere i cosiddetti “folli”, ossia coloro che, secondo la mentalità medievale, erano posseduti dal demonio o affetti da squilibri degli “umori” corporei.

Ben presto, Bedlam divenne il principale manicomio d’Inghilterra, accogliendo poveri, mendicanti, criminali e malati di mente di ogni sorta. La parola stessa “Bedlam” entrò nella lingua inglese per indicare caos, disordine totale, segno dell’impatto profondo che l’istituto ebbe sulla cultura popolare.

La Gabbia della Follia

I secoli XVII e XVIII segnarono il periodo più oscuro di Bedlam.
Le “terapie” praticate sui pazienti erano al limite della crudeltà:

  • Catene e prigionia in celle umide,

  • Docce gelate per “calmare gli spiriti”,

  • Salassi continui e purganti,

  • Camicie di forza e gabbie di ferro.

Ma ciò che rendeva Bedlam unico – e agghiacciante – era la sua trasformazione in una vera e propria attrazione turistica.
I londinesi, e perfino visitatori stranieri, pagavano un penny per poter passeggiare tra le celle e osservare i malati come se fossero bestie feroci in uno zoo umano. Alcuni pazienti erano costretti a “esibirsi” o subire umiliazioni pubbliche.

Riforme e Rinascita

Fu solo nel XIX secolo che una nuova sensibilità scientifica e umanitaria cambiò il destino di Bedlam. Grazie a medici come William Battie e le prime teorie sull’igiene mentale, le condizioni di vita dei degenti migliorarono lentamente.
L’ospedale si spostò in sedi più moderne e, nel corso del XX secolo, divenne un istituto psichiatrico all’avanguardia.

Oggi il Bethlem Royal Hospital esiste ancora, nei sobborghi di Londra, come parte del sistema sanitario britannico. Accoglie pazienti con disturbi mentali complessi, ma con approcci moderni e rispettosi della dignità umana. Il museo adiacente racconta la lunga – e spesso dolorosa – storia della psichiatria europea.

Bedlam nella Cultura Pop

La leggenda nera di Bedlam ha ispirato decine di opere d’arte, film, libri e canzoni.
Shakespeare cita la follia dei suoi “fools” pensando proprio a questo ospedale; Edgar Allan Poe riecheggia l’atmosfera di Bedlam nei suoi racconti gotici; il cinema horror ha ripreso l’immagine di stanze imbottite e urla spezzate dietro le porte chiuse.

Ancora oggi, il termine “bedlam” sopravvive nel linguaggio inglese come sinonimo di disordine incontrollato – un’eredità sinistra che continua a turbare l’immaginario collettivo.


Curiosità

  • Nel 1676 venne costruito un nuovo edificio in stile barocco, talmente sontuoso da sembrare un palazzo reale: un ironico contrasto con l’inferno che si celava all’interno.

  • Alcuni visitatori illustri di Bedlam furono scrittori come Daniel Defoe e Samuel Pepys.

  • Esiste un film horror del 1946, Bedlam, con Boris Karloff, ispirato proprio alla tetra fama del manicomio.

 

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