sub aqua
 | 

Sub Aqua

Il mostro siamo noi: riflessioni ecologiche negli abissi di Sub Aqua

Uno degli aspetti più innovativi ed originali del romanzo è la scelta narrativa, da parte dell’autore, di dare voce anche allo squalo.
Pochi autori osano mettere il lettore nei panni del “mostro”, ma Rain riesce a farlo in modo credibile, spingendolo a vedere il predatore non solo come simbolo di terrore, ma anche come un prodotto – e una vittima – del mondo che l’essere umano ha contribuito e continua a deformare.
È una prospettiva che scuote, che obbliga a una riflessione quasi etica, nonostante l’adrenalina della storia.


Un oceano vivo e ostile

La scrittura è ricca, viscerale. Le descrizioni dell’oceano sono talmente dettagliate e immersive che al lettore può sembrare di faticare a respirare, a causa della pressione degli abissi o del vuoto freddo delle acque profonde.
L’autore non si limita a raccontare un evento: costruisce un mondo liquido, pulsante, spesso ostile, in cui l’essere umano perde ogni senso di controllo.Sub-oceano-


Attualità e urgenza del messaggio

Il più grande punto di forza del libro, comunque, è la sua attualità. In mezzo alla tensione e alle sequenze quasi cinematografiche, emerge un grido: quello della Terra.
Il mare, in Sub Aqua, è una creatura viva che reagisce, che si ribella. E lo fa attraverso una forma primordiale, animale, inevitabile.
In un’epoca in cui il cambiamento climatico è ancora oggetto di dibattito più che di azione, leggere questo romanzo è come ricevere uno schiaffo lucido.


Una lettura necessaria

Non è una lettura leggera: richiede attenzione, soprattutto nei salti temporali e nei passaggi tra i vari personaggi. Ma è una lettura necessaria.Sub-squalo -
Alla fine, un senso di inquietudine permane, non solo per la storia, ma per ciò che ci racconta di noi come specie.


Uno specchio poco rassicurante

Sub Aqua è un eco-thriller, ma è anche uno specchio, e non sempre riflette qualcosa di bello.
E forse proprio per questo vale la pena leggerlo.Sub-oscuro -

Clicca qui per acquistare la tua copia


Iscriviti al nostro canale YouTube

Articoli simili

  • Beast of Reincarnation

    Beast of Reincarnation si svolge in un Giappone post-apocalittico, nell’anno 4026, in cui la natura è stata corrotta da una forza chiamata “la Piaga” e le creature mostruose infestano le terre. Il mondo è lacerato da rovine, foreste pericolose e desolazione, ma anche da frammenti di natura che cercano di riprendersi il territorio.

  • Ho Camminato con uno Zombi

    La storia segue Betsy Connell, un’infermiera canadese che si trasferisce ai Caraibi per assistere Jessica Holland, moglie di un ricco proprietario terriero, colpita da una strana malattia che la riduce a uno stato di trance. Nel tentativo di comprenderne le cause, Betsy si immerge in un mondo di segreti familiari, tensioni irrisolte e pratiche voodoo, dove la linea tra scienza e superstizione diventa sempre più sottile.

  • Lo Spettro Invisibile

    Lo spettro invisibile occupa un posto di rilievo per il suo curioso intreccio tra horror, psicologia e melodramma familiare. Diretto da Joseph H. Lewis e interpretato da un iconico Bela Lugosi, il film è oggi considerato una piccola gemma del cinema dell’orrore di serie B, capace di affascinare grazie alla sua atmosfera sinistra e ai suoi sottotesti inquietanti.

  • Mortal Shell

    Mortal Shell è ambientato in un mondo decadente e spettrale, popolato da creature mostruose e da resti di un’umanità ormai perduta. Il giocatore veste i panni di un essere senz’anima che può impossessarsi dei corpi dei guerrieri caduti – le “shell” – ognuna con caratteristiche, abilità e stili di combattimento differenti. Questa meccanica diventa la chiave per affrontare le sfide del gioco e adattarsi ai vari nemici e boss.

  • Skinamarink – Il Risveglio del Male

    Skinamarink, opera prima del regista canadese Kyle Edward Ball, è un film horror sperimentale e divisivo, diventato un fenomeno virale dopo la sua uscita nel 2022. Minimalista, inquietante e profondamente atmosferico, il film si allontana dai codici narrativi tradizionali per offrire un’esperienza visiva e sensoriale che ricorda un incubo vissuto da bambini: confuso, senza tempo, senza via d’uscita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *