Joe Turkel

Joe Turkel é morto

L’attore statunitense Joe Turkel, noto per aver interpretato l’inquietante barista Lloyd in Shining di Stanley Kubrick e il creatore dei replicanti Eldon Tyrell in Blade Runner di Ridley Scott, è morto al Providence St. John’s Health Center di Santa Monica, in California, all’età di 94 anni.

Joe Turkel è deceduto lunedì scorso, come ha annunciato la sua famiglia a The Hollywood Reporter.

Nel corso della sua lunga carriera, Turkel ha collaborato tre volte con Kubrick. Oltre al ruolo iconico in Shining (1980), ha interpretato un pistolero nella sparatoria culminante di Rapina a mano armata (1956) e un soldato mandato al plotone d’esecuzione in Orizzonti di gloria (1957). La sua collaborazione con Kubrick lo ha reso un volto familiare ai fan del regista.

L’attore è apparso anche in una vasta gamma di altri film di genere. Ha recitato nei ruoli di Abu il Genio e di un gangster, rispettivamente nei film del 1960 Il ragazzo e i pirati e Delitto al faro. Ha interpretato un prigioniero di guerra in Quelli della San Pablo (1966) di Robert Wise, e ha vestito i panni di “Greasy Thumb” Guzik, un dispensatore di tangenti, nel film di Roger Corman Il massacro del giorno di San Valentino (1967).

Oltre al cinema, Turkel ha avuto una lunga carriera televisiva, apparendo in serie popolari come Bonanza, Il tenente Kojak e Miami Vice, dimostrando la sua versatilità in ruoli drammatici e criminali.

Nel 1999, Turkel si era trasferito nel sud della California, dove ha continuato a lavorare su sceneggiature e a coltivare il suo amore per la scrittura. In un’intervista del 2014, ha dichiarato che Orizzonti di gloria era il suo film preferito tra quelli a cui aveva partecipato, definendolo un’opera di grande impatto morale e umano.

Prima della sua morte, Turkel aveva completato un libro di memorie intitolato The Misery of Success, che offre uno sguardo personale sulla sua carriera e le sfide affrontate nel mondo dello spettacolo. Il libro è previsto in uscita nel 2022, e rappresenta una riflessione su una carriera lunga e spesso sottovalutata, che ha comunque lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico.


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