Le Origini del Male

Le Origini del Male

Le origini del male (2014) – L’occulto negli anni ’70

Nel 2014 il regista John Pogue dirige Le origini del male (The Quiet Ones), un horror britannico prodotto dalla storica casa Hammer Films, che torna a evocare atmosfere gotiche e inquietudini paranormali dopo il successo di The Woman in Black.

Trama

Ambientato negli anni Settanta, il film segue il professor Coupland (Jared Harris), docente di Oxford, che decide di sperimentare un approccio scientifico all’occulto. Con un gruppo di studenti, intraprende un controverso esperimento su Jane Harper (Olivia Cooke), una giovane donna tormentata da fenomeni inspiegabili e convinzioni demoniache. Isolati in una casa di campagna, i ricercatori cercano di dimostrare che le manifestazioni soprannaturali sono in realtà frutto della mente disturbata della ragazza. Ma ben presto i confini tra scienza e orrore svaniscono, e la presenza che infesta Jane mostra il suo lato più oscuro e incontrollabile.

Cast

Accanto a Harris e Cooke, il film vede nel cast Sam Claflin, Erin Richards e Rory Fleck-Byrne, che interpretano i giovani assistenti del professore, incarnando curiosità, paura e fragilità di fronte a forze più grandi di loro.

Temi e stile

Liberamente ispirato a presunti eventi reali, Le origini del male intreccia elementi di found footage e horror psicologico, mantenendo un tono cupo e realistico. La scelta degli anni Settanta richiama la stagione d’oro dei film sull’occulto, con riferimenti a L’esorcista e The Legend of Hell House. Il cuore del film sta nel rapporto ambiguo tra scienza e fede: la volontà di spiegare razionalmente il male diventa, paradossalmente, il mezzo che lo scatena.

Accoglienza

Al momento della sua uscita, il film ha diviso la critica: da un lato, elogi per l’atmosfera tesa e per l’interpretazione di Olivia Cooke, capace di trasmettere fragilità e inquietudine; dall’altro, critiche per alcuni cliché narrativi tipici del genere. Nonostante ciò, rimane uno degli esperimenti più significativi della Hammer degli ultimi anni, attento a recuperare le atmosfere classiche aggiornandole a un pubblico contemporaneo.

Conclusione

Le origini del male è un horror che si nutre di suggestioni vintage e domande senza tempo: cos’è realmente il male? Un disturbo della mente o una forza invisibile che ci sovrasta? John Pogue non dà risposte definitive, ma costruisce un racconto che unisce paura, ambiguità e atmosfere disturbanti, nel solco della tradizione Hammer.


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