L’esorcista II – L’eretico”
film del 1977, diretto da John Boorman.
L’opera diretta da John Boorman e’ spesso considerata un sequel controverso e meno riuscito del suo acclamato predecessore e questo principalmente per problemi legati alla produzione, divergenze creative che a lavoro compiuto e successiva distribuzione nelle sale cinematografiche, suscitarono una ricezione negativa da parte della critica e del pubblico.Ma andiamo con ordine.
IL CAST
Il cast di “L’esorcista II – L’eretico” includeva alcuni attori rinomati: il sopracitato Richard Burton che interpretava appunto il ruolo del prete Lamont, sostituendo Max von Sydow, che aveva interpretato il personaggio del prete Merrin nel primo film, Linda Blair che riprendeva il ruolo di Regan, la giovane posseduta dal demonio, mentre Louise Fletcher appariva nel ruolo della dottoressa Gene Tuskin e l’attore James Earl Jones qui nei panni di kokumo, che subisce un inspiegato e inspiegabile sdoppiamento nel proprio personaggio Kokumo (sia sciamano-locusta che scienziato ricercatore.
Altri membri del cast includevano lo stesso Max von Sydow, che torno’ nel ruolo di padre prete Merrin in alcune sequenze, e Kitty Winn nei panni di Sharon Spencer. Eppure, nonostante la presenza di attori talentuosi e famosi, la critica sottolineò come il il film non fosse stato in grado di sfruttare appieno il potenziale del cast, attribuendo parte dei problemi alla sceneggiatura e alla regia.
Ricordiamo brevemente la trama:
Regan MacNeil, la giovane posseduta nel primo film “L’Esorcista”, ora adolescente è in cura da una psichiatra, la dott.ssa Gene Tuskin (interpretata da Louise Fletcher), che lavora con un giovane sacerdote, padre Lamont (interpretato da Richard Burton).
Il sacerdote è incaricato dal Vaticano di indagare sulla morte di padre Merrin (Max von Sydow), il prete che ha eseguito l’esorcismo iniziale su Regan. Nel corso dell’indagine, Lamont scopre un’antica statua demoniaca legata all’origine del male e inizia a comprendere la complessità della battaglia tra il bene e il male, una scoperta che lo porterà nell’Africa orientale..
Quali furono i problemi ?
Durante la produzione furono apportati numerosi tagli e modifiche alla sceneggiatura. Ciò è stato attribuito in parte a divergenze creative e a un processo di sviluppo tumultuoso. Il regista John Boorman e il team di produzione lavorarono su diverse versioni della sceneggiatura nel tentativo di ottenere la visione desiderata per il film. Tuttavia, le continue revisioni non impedirono che il film risultasse incoerente e confuso nella sua narrazione, contribuendo a determinare il suo insuccesso sia dal punto di vista critico che commerciale.
Eppure nonostante tutto
“L’esorcista II – L’eretico” ha alcuni punti di forza. La cinematografia di William A. Fraker è stata elogiata per la sua estetica visiva, con alcune sequenze oniriche e immagini suggestive che hanno malgrado tutto catturato l’attenzione degli spettatori.
Inoltre, la colonna sonora di Ennio Morricone ha ricevuto apprezzamenti contribuendo ad amplificare l’atmosfera inquietante del film Alcuni apprezzano anche la performance degli attori, in particolare quella di Linda Blair nel riprendere il ruolo di Regan.
La riscrittura incriminata
In merito al film, in tempi recenti si è espressa così sul film:
“I produttori ci cercarono per anni per realizzare un secondo capitolo.
Sentivamo che questo fosse un progetto importante, e la sceneggiatura era molto buona. Ma non era la sceneggiatura che abbiamo girato. John Boorman ha portato con sé una persona chiamata Rospo Pallenberg. Ancora oggi non so chi fosse Rospo. Riscriveva trame e persino il personale trucco e parrucco ne era turbato.
Mi portavano queste informazioni dicendo che avrebbero apportato questi cambiamenti che dovevo sapere in modo che potessi intervenire, cosa che non ho fatto perché non sarebbe successo. Non credo fosse il progetto che avevano in mente veramente, perché la sceneggiatura è cambiata così tanto, non ne sono sicura. So che è stato portato avanti con un enorme impegno, dedizione e dedizione.
Abbiamo fatto tutto il possibile per realizzare un progetto che potesse seguire L’Esorcista, che la gente potesse apprezzare, godere e formare opinioni diverse, ed è questo che conta nel cinema”
L’attrice ha inoltre ricordato il suo entusiasmo per la possibilità di recitare al fianco di Richard Burton:
“Lavorare con Richard Burton è stato uno dei più grandi onori della mia vita. Sono cresciuta con Richard Burton in Becket, Cleopatra e tutto il resto. Era Richard Burton! Che esperienza incredibile e che ricordo. Louise Fletcher era molto nel personaggio, e successivamente, quando l’ho conosciuta meglio, era totalmente diversa da quel personaggio molto intenso e preciso. John era affabile, ma si affidava molto a Rospo”.
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