Murder Kingdom

Murder Kingdom

Un parco da incubo

“Murder Kingdom” è ambientato in un parco tematico che sembra uscito da un incubo: il “Storybook Kingdom” è una versione distorta e inquietante dei classici mondi delle fiabe. Tanith Leigh, la protagonista, è una giovane donna disillusa che lavora come operatrice di giostre in questo parco. Dopo un incidente imbarazzante con le ceneri di una nonna defunta, Tanith si ritrova coinvolta in una serie di eventi che la catapultano nel cuore di un mistero omicida. Il tono del fumetto è un mix di umorismo nero e critica sociale, con un’ambientazione che ricorda un incrocio tra “Scream” e “Biancaneve”.

Tanith: la principessa detective

Tanith viene improvvisamente promossa al ruolo di Briar Rose (la Bella Addormentata) dopo che la precedente interprete ha avuto una crisi sui social media. Indossando il costume e il corsetto, Tanith si ritrova intrappolata in un personaggio che non le appartiene. La sua indole ribelle e il suo disinteresse per il ruolo la rendono un’eroina atipica, ma anche incredibilmente affascinante. La sua trasformazione da semplice operatrice a detective improvvisata è il cuore pulsante della storia.

Un’arte che oscilla tra il grottesco e il fiabesco

Il lavoro artistico di Chris Panda è eccezionale: le sue illustrazioni sono al contempo adorabili e terrificanti. Le scene di omicidio sono rappresentate con un realismo scioccante, mentre gli ambienti del parco sono ricchi di dettagli che enfatizzano l’atmosfera inquietante. La palette di colori varia dal vivace al cupo, rispecchiando le diverse sfumature emotive della narrazione. Le tavole sono dinamiche e coinvolgenti, mantenendo sempre alta la tensione.

Gore e satira sociale

“Murder Kingdom” non si limita a essere un semplice giallo: è una satira pungente del mondo dei parchi tematici e della cultura corporativa. Il fumetto esplora temi come l’alienazione dei lavoratori, le dinamiche di potere e la superficialità delle figure pubbliche. Le morti, ispirate alle fiabe originali dei fratelli Grimm, sono rappresentate in modo crudo e gore, aggiungendo un elemento di shock e sorpresa alla storia. La critica sociale è evidente, ma mai invadente, integrandosi perfettamente nella trama.

Spoiler: Il mistero si infittisce

Alla fine del primo numero, Tanith scopre che la sua predecessora è stata brutalmente assassinata. Il colpevole sembra essere qualcuno all’interno del parco, ma le indagini rivelano una rete di segreti e inganni. Il “Principe Azzurro”, capo della sicurezza, appare coinvolto in un complotto che coinvolge omicidi mascherati da incidenti. Tanith, insieme al suo migliore amico, si addentra sempre più nel lato oscuro del parco, scoprendo alleanze pericolose e verità sconvolgenti. La tensione cresce, lasciando il lettore con il fiato sospeso per il prossimo capitolo.

Conclusione: Un must per gli amanti dell’horror satirico

“Murder Kingdom” è un fumetto che riesce a mescolare elementi horror con una critica sociale acuta, il tutto condito con un tocco di umorismo nero. La protagonista, Tanith, è un personaggio complesso e affascinante, mentre l’arte di Chris Panda aggiunge profondità e atmosfera alla storia. Se siete alla ricerca di un fumetto che vi faccia riflettere e allo stesso tempo vi faccia rabbrividire, “Murder Kingdom” è sicuramente una lettura da non perdere.


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