Non si Gioca con Morte

Non si Gioca con Morte

Non si gioca con morte (Finders Keepers) – Quando la bambola diventa incubo

Un horror televisivo dalle tinte cupe

Uscito nel 2014, Non si gioca con morte (Finders Keepers) è un film horror diretto da Alexander Yellen, pensato per il piccolo schermo. Con una durata contenuta, si inserisce nel filone delle storie di possessione e oggetti maledetti, affidandosi a un’atmosfera inquietante e a una narrazione semplice ma carica di tensione.

Trama

La protagonista, Allyson Simon, si trasferisce con la figlia Claire in una grande casa di campagna dopo la fine del suo matrimonio. Ben presto scopre che l’edificio fu teatro, anni prima, di una terribile strage familiare compiuta da una bambina. Quando Claire trova una vecchia bambola di origine sudamericana, diventa sempre più ossessionata dall’oggetto, fino a trasformarsi in un canale per forze oscure che minacciano la sua stessa famiglia.

Cast

Nel ruolo della madre troviamo Jaime Pressly, mentre la giovane Kylie Rogers interpreta Claire. Il cast è arricchito dalla presenza di Tobin Bell nei panni di uno psicologo e di Patrick Muldoon come ex marito di Allyson.

Atmosfera e stile

Il film gioca con i classici elementi dell’horror televisivo: una casa infestata dal passato, una bambola maledetta, e il progressivo scivolare della protagonista verso la paura e la disperazione. L’ambientazione isolata e la figura inquietante della bambola creano i momenti più riusciti, anche se la storia rimane fortemente ancorata ai cliché del genere.

Accoglienza

Non si gioca con morte non ha riscosso un grande successo di critica, ritenuto da molti prevedibile e poco originale. Tuttavia, conserva un certo fascino per chi apprezza i film horror televisivi e le storie che ruotano attorno a giocattoli posseduti e presenze oscure.


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