Profondo Rosso, Edward Hopper ed il Blue Bar
Del Capolavoro di Dario Argento, Profondo Rosso, si e’ parlato per decenni, trattando tantissimi argomenti correlati alla pellicola.
Ma sapevate della correlazione tra una scena iconica del film ed il grande artista Edward Hopper?
Proprio cosi’, l’iconico Blue Bar in cui Carlo (Gabriele Lavia) si esibisce, fu allestito appositamente per il film e, pur essendo collocato in Piazza C.L.N. (Torino), non e’ mai esistito. La location è stata pensata e realizzata come chiaro omaggio al dipinto di Edward Hopper, Nighthawks, tanto che, durante la scena, gli attori rimangono pressoché immobili, per dare quel senso di staticità proprio dell’arte pittorica.
Questa staticita’ andra’ a scontrarsi con le fortissime scene dell’omicidio di Helga la medium, e con la conseguente scena cardine del film dove Marcus ( David Hemmings ), attraversando il famoso corridoio, vedra’ i famosi quadri inquietanti…
Tornando al bar, esso presenta un design classico, con un’illuminazione soffusa e un’atmosfera intima, caratterizzata dalle ampie vetrate che permettono una vista chiara dell’interno dall’esterno, creando un effetto voyeuristico simile appunto a quello del famoso dipinto.
Come nel succitato e celebre dipinto, il Blue Bar ha ampie vetrate che creano un effetto di separazione e osservazione tra l’interno e l’esterno, con un’illuminazione interna calda e accogliente, in contrasto con il buio esterno, evocando la sensazione di isolamento urbano tipica delle opere di Hopper.
Il Blue Bar in Profondo Rosso è una location chiave che contribuisce a creare l’atmosfera del film. Il bar è significativo per le interazioni tra i personaggi e per l’atmosfera di isolamento e tensione. I paralleli con i quadri di Edward Hopper rafforzano il senso di alienazione e vulnerabilità che permea il film.
CLICCA QUI per vedere la scena del Blu Bar in Profondo Rosso
Profondo Rosso, Edward Hopper ed il Blue Bar
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