Rapina A Mano Armata

Rapina A Mano Armata

di Stanley Kubrick (1956)

Johnny Clay ha in mente un piano perfetto per rapinare un ippodromo. Per questo riunisce una banda. Ma gli imprevisti sono dietro l’angolo.

Citazione.

“Tu non capisci, Johnny, non mi conosci abbastanza.”

”Ti conosco e ti capisco: sei una piccola vagabonda capace di vendere anche tua madre, ma a parte questo, sei in gamba.”

(Sherry Peatty & Johnny Clay)

Questione di “tempo”.

Quando il film uscì, Kubrick era un ventisettenne con alle spalle due lungometraggi, un paio di cortometraggi e un lavoro come fotografo presso la rivista Look.

Nonostante il ridotto successo commerciale all’epoca, questa fu la prima pellicola che lo impose all’attenzione della critica.

Venne celebrato come un nuovo Orson Welles.

“Rapina a Mano Armata” racconta la storia di cinque perdenti, privi del fascino tipico della figura del gangster, alle prese con quello che dovrebbe essere, nei piani, il colpo della vita.

La strategia é stata curata nei minimi dettagli in modo che tutti gli ingranaggi si muovano nel modo e nel momento più giusto e opportuno.

Ma Kubrick sa bene quanto il caso e la fortuna finiscano, sempre e inevitabilmente, per avere la meglio sulle vicende umane, proprio perché sono variabili impazzite che sfuggono a qualsiasi controllo.

In “Rapina A Mano Armata” l’elemento più significativo e innovativo é quello “temporale”. Kubrick mette in scena infatti un modo diverso di raccontare gli avvenimenti.

I flashback, vengono normalmente utilizzati per descrivere fatti del passato che si svolgono in un tempo diverso da quello del racconto principale. (flashback diacronico).

Qui vengono invece utilizzati per descrivere azioni che si svolgono nella stessa unità di tempo del racconto principale,  ma sotto diverse angolazioni (flashback sincronico).

Questo da allo spettatore la possibilità di rivivere la stessa sequenza temporale sotto diversi punti di vista, tramite azioni che si svolgono in contemporanea, ma in luoghi diversi.

Questa intuizione, già presente nel romanzo “The killing” di Lionel White da cui il film é tratto, ha finito per influenzare nel tempo molti registi.

Tra questi, anche Tarantino che ha dichiarato di aver dedicato il suo primo lungometraggio “Le iene – cani da rapina”, proprio a Kubrick e a questa sua opera.

Ma, a ben vedere, anche in “Pulp Fiction” viene usata la stessa tecnica.

“Rapina A Mano Armata” é un film fondamentale per la storia del cinema di genere.

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