Sandman

Sandman

Creato da Neil Gaiman

e pubblicato dalla DC Comics sotto l’etichetta Vertigo, Sandman è uno di quei fumetti che ti sballa la mente e ti lascia lì a chiederti cosa diavolo tu abbia appena letto. Lanciata nel 1989, la serie è diventata subito un cult, grazie alla sua narrazione fuori di testa, ai personaggi assurdi e al modo geniale di Gaiman di mescolare tutto ciò che gli passa per la testa. Al centro di tutto c’è Sogno, alias Morfeo, uno degli Eterni, cioè esseri che incarnano concetti cosmici come Destino, Morte, Desiderio, Disperazione, Delirio e Distruzione. La serie segue il suo viaggio personale tra responsabilità cosmiche, errori monumentali e un rapporto complicato col cambiamento.

SandmanSogno è un personaggio

scritto da dio, all’inizio è un pezzo di ghiaccio, tutto serietà e rigore, perché dopotutto è lui il boss del mondo dei sogni. Però, mano a mano che la storia procede, lo vediamo cambiare, sfidato dalle sue stesse azioni e dalle relazioni con umani e creature mistiche varie. Gaiman ci regala un protagonista tragico, consapevole dei propri limiti ma anche incredibilmente testardo nel voler capire chi sia davvero.

L’Ambientazione di Sandman

è un delirio affascinante. Si passa dal mondo dei sogni a quello reale con una naturalezza assurda, creando un universo pieno di mitologia e folklore. Gaiman se ne frega delle regole e infila di tutto, dalla cultura pop ai miti antichi, dalla letteratura classica ai racconti più oscuri. È un mix folle ma incredibilmente affascinante, che riesce a sembrare sia familiare che totalmente alieno. Le storie spaziano dall’horror puro ai momenti più introspettivi, dimostrando quanto sia versatile il fumetto come mezzo narrativo.

Sandman

Gli Eterni sono la ciliegina sulla torta

ognuno di loro è scritto da dio, con personalità uniche e dinamiche familiari disfunzionali che rendono il tutto ancora più interessante. Morte, ad esempio, è uno dei personaggi più amati della serie, niente falci e mantelli neri, ma una ragazza compassionevole e sarcastica che ride in faccia alla rappresentazione classica della Morte. Anche Desiderio e Delirio sono caratterizzati alla perfezione, e ogni loro apparizione aggiunge qualcosa alla storia principale.

SandmanLa parte horror di Sandman

è potente, soprattutto nei primi numeri, dove Gaiman si diverte a esplorare sofferenza psicologica, incubi viventi e tutte quelle belle cosine che ti fanno venire i brividi lungo la schiena. L’orrore qui non è mai fine a se stesso, ma un modo per esplorare la fragilità della mente umana e il confine labile tra realtà e fantasia. Tipo l’episodio “24 Hours”, dove una tavola calda diventa il teatro di un massacro psicologico grazie al Dottor Destiny, roba da far venire gli incubi anche ai più tosti.

Gaiman non si ferma mai

al semplice racconto, ma infila nella serie una rappresentazione della diversità che per l’epoca era davvero avanti. Orientamenti sessuali, identità di genere e etnie diverse vengono presentate con una naturalezza e un rispetto che molti fumetti ancora oggi faticano a raggiungere. Anche questo ha contribuito a rendere Sandman un fumetto unico e amatissimo da lettori di ogni tipo.

Sandman

La parte visiva

non è da meno. Gaiman è affiancato da artisti eccezionali come Sam Kieth, Mike Dringenberg e Jill Thompson, e lo stile cambia costantemente, adattandosi al tono di ogni arco narrativo. L’arte non è mai solo un contorno, ma un elemento fondamentale della narrazione che arricchisce l’esperienza di lettura a ogni tavola.

SandmanSpoiler!

Uno degli episodi più memorabili è “The Sound of Her Wings”, quello che ti prende a schiaffi con tutta la potenza emotiva di Morte. Dopo aver recuperato i suoi poteri e messo di nuovo a posto il mondo dei sogni, Sogno è lì che si sente un poveraccio senza scopo. Così Morte, con la sua solita ironia e gentilezza, se lo porta a spasso mentre fa il suo “giro di lavoro” raccogliendo anime. Alla fine, gli piazza in faccia la verità, deve cambiare e adattarsi se vuole davvero trovare un senso alla sua esistenza. Questo episodio è la scintilla che dà il via al suo processo di evoluzione, e prepara il terreno per tutto quello che verrà dopo.

L’eredità di Sandman

è mostruosa. Ha influenzato un’intera generazione di scrittori e artisti, dimostrando che i fumetti possono essere roba da adulti, complessi e raffinati. Ancora oggi è un punto di riferimento per chiunque voglia esplorare il potenziale infinito di questo medium. E soprattutto, è una serie che continua a conquistare nuovi lettori, dimostrando che certe storie non invecchiano mai.

Sandman

In sintesi

Sandman è un viaggio assurdo e geniale dentro la mente e l’anima umana, che affronta temi universali con uno stile unico. Gaiman ci ha regalato un’opera senza tempo, capace di influenzare tutto quello che è venuto dopo.

Se ti è piaciuto l’ articolo segui la rubrica: Fumetti Horror


Iscriviti al nostro canale YouTube

Articoli simili

  • Diecimila Piume Nere

    Con Diecimila piume nere, Jeff Lemire e Andrea Sorrentino proseguono la loro collaborazione nel ciclo The Bone Orchard Mythos, esplorando un horror intimo e atmosferico. Il fumetto si distacca dall’horror splatter o soprannaturale più diretto, scegliendo invece la via del perturbante e del simbolico. L’opera è una riflessione cupa sul dolore, il senso di colpa e l’innocenza perduta, ambientata in un mondo a metà tra la realtà e il delirio. Lemire costruisce personaggi credibili e complessi, mentre Sorrentino li avvolge in un’estetica oscura e straniante.

  • The Boys

    The Boys non è il classico fumetto di supereroi, e per fortuna. Se sei stanco di tizi in calzamaglia che salvano gattini dagli alberi con sguardi pieni di virtù, allora Garth Ennis e Darick Robertson hanno quello che fa per te. Qui, i “super” non sono esattamente eroi, ma piuttosto sociopatici in cerca di gloria e soddisfazioni personali. Sì, ci sono esplosioni, combattimenti epici e personaggi iconici, ma ogni pagina trasuda una corrosiva critica al mito del supereroe e alla cultura che lo adora. I protagonisti? Un gruppo di “uomini normali” (ma nemmeno tanto) che decidono di dare una bella lezione a queste divinità arroganti. Billy Butcher, il leader del team, è l’incarnazione dell’odio ben indirizzato. Un personaggio con il carisma di un gangster londinese e la sottigliezza di un tir nei confronti della moralità. E poi c’è Hughie, lo sfigato di turno, che rappresenta il lettore catapultato in un mondo di ultra-violenza e battute più taglienti di un rasoio.

  • The Black Monday Murders

    Un’estetica che incanta e inquieta, l’impatto visivo è potente, l’arte di Tomm Coker, con il suo stile realistico e cinematografico, si sposa perfettamente con l’atmosfera cupa e claustrofobica del racconto. I colori spenti, la grana digitale e la messa in scena rigorosa evocano una sensazione costante di pericolo e manipolazione. La struttura narrativa è intervallata da documenti fittizi, lettere, verbali, pagine di libri proibiti che arricchiscono il worldbuilding e aumentano il senso di verosimiglianza dell’universo narrativo. Non si legge, si indaga.

  • Black Hole

    Black Hole, scritto e disegnato da Charles Burns, è un’opera fondamentale nel panorama del fumetto horror indipendente. Pubblicato tra il 1995 e il 2005, il fumetto si distingue per la sua atmosfera disturbante, il bianco e nero netto e l’analisi profondamente simbolica dell’adolescenza americana. L’ambientazione, un sobborgo di Seattle negli anni Settanta, fa da sfondo a una narrazione che fonde orrore corporeo, dramma esistenziale e critica sociale.

  • HellBoy

    Mike Mignola è un nome che echeggia nell’universo dei fumetti, sinonimo di atmosfere cupe, creature mostruose e un’estetica inconfondibile. Il suo capolavoro indiscusso è senza dubbio HellBoy, un demone con un cuore d’oro, protagonista di una saga che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo.

  • Requiem Chevalier Vampire

    “Requiem: Chevalier Vampire” è un’opera a fumetti franco-britannica creata dallo scrittore Pat Mills (celebre per “Judge Dredd”) e illustrata dal visionario Olivier Ledroit. Il fumetto è pubblicato in Francia da Nickel Editions a partire dal 2000, e rappresenta una delle produzioni più audaci e decadenti del panorama dark fantasy europeo. Ambientato in un aldilà distorto e infernale, la serie mescola horror gotico, azione, sadismo e critica sociale in una narrazione cupa e spesso eccessiva, ma sempre avvincente. Non è per tutti i gusti, ma è senza dubbio una lettura che lascia il segno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *