Saw l’Enigmista (James Wan, 2004)
Arrivato in Italia nel gennaio del 2005 è oramai un classico se non un Cult di questi tempi.
Qual’è l’aspetto che più di ogni altro coinvolse il pubblico decretandone il successo?
Probabilmente la paura dell’ignoto, l’impossibilità di sapere dove ci si trovi, l’immobilità forzata, l’impotenza e la paura che paralizzava corpo e mente…
Dietro le fila vi era si un perverso e sadico assassino, ma anche qualcos’altro.
Un giudice morale e superiore delle umane nefandezze”, in quanto le stesse vittime non erano esenti da colpe o negligenze.
Era per questo che il serial killer chiamato Jigsaw metteva le persone “vittime” davanti ai propri sbagli e debolezze offrendogli una possibilità di redenzione ad un caro prezzo: un sacrificio “della carne” ..
Celebri e significativi i suoi messaggi in audio cassetta:
“Apri bene le orecchie, Adam. Ti starai chiedendo dove sei finito. Ti dirò dove saresti stato adesso: nella tua squallida camera a vegetare.
Finora sei stato semplicemente alla finestra a guardare gli altri che vivono la loro vita.
Ma che cosa vedono i voyeurs, quando si guardano nello specchio? Io ti vedo, sei uno strano mix di diversi frammenti, arrabbiato, a volte apatico, ma più che altro patetico. Bene, Adam, oggi o guarderai la lenta agonia di te stesso oppure finalmente vivrai”….
~ Jigsaw
Alcune curiosità
Il personaggio di John Kramer, alias Jigsaw, la mente dietro la maggior parte delle torture della saga, è nato in un modo particolare: un trattamento medico di Whannell.
Lo sceneggiatore aveva avuto delle forti emicranie e dopo alcuni esami, ha immaginato di ricevere brutte notizie. Egli ha dichiarato:
“Ho cominciato ad immaginare questo personaggio a cui era stato dato un limite di tempo, a cui era stato detto che aveva un anno o due di vita, e che la sua condizione lo avrebbe ucciso lentamente”.
Un budget non entusiasmante
Saw – L’Enigmista è stato girato con pochi soldi, circa 1.200.000$. Non solo, tra le curiosità c’è il fatto che la pellicola è ambientata per lo più in un magazzino, perché le riprese all’aperto o in studi attrezzati sarebbero costate di più.
Come sappiamo, in ogni scena c’è un personaggio, che potremmo definire importante, steso sul pavimento: in tutte le sequenze ad apparire è proprio l’attore in carne ed ossa, perché un manichino costava troppo.
Inoltre, le interiora che si vedono non sono effetti speciali, ma sono vere interiora di maiale, molto più economiche di qualsiasi effetto speciale.
Infine, il pupazzo sul triciclo è stato creato, artigianalmente, in toto dai registi, che non potevano permettersi di pagare qualcuno per costruirlo.
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