Shining

Titolo originale: The Shining
Anno: 1980
Regia: Stanley Kubrick
Cast:

Sceneggiatura: Stanley Kubrick e Diane Johnson (basato sul romanzo omonimo di Stephen King)
Colonna sonora: Composizioni di Wendy Carlos e Rachel Elkind, con l’inclusione di brani classici di György Ligeti, Krzysztof Penderecki, e Béla Bartók


Introduzione e Contesto di Shining

Shining è un film horror psicologico del 1980 diretto da Stanley Kubrick, basato sul romanzo omonimo di Stephen King del 1977. Sin dalla sua uscita, il film è stato oggetto di discussioni, interpretazioni e analisi, consolidandosi come una delle opere cinematografiche più iconiche e influenti della storia del cinema horror.

Il film racconta la storia di Jack Torrance, uno scrittore in difficoltà che accetta un lavoro come custode invernale dell’Overlook Hotel, un isolato resort di montagna. Con lui si trasferiscono la moglie Wendy e il figlio Danny, un bambino dotato di poteri psichici che gli permettono di vedere eventi passati e futuri legati all’hotel. Con il passare del tempo, Jack inizia a perdere la sanità mentale, influenzato dalle forze soprannaturali che abitano l’Overlook.

La Creazione di un Capolavoro Cinematografico

Stanley Kubrick, noto per la sua meticolosità e il controllo creativo totale, si avvicinò al progetto con l’obiettivo di creare un’esperienza cinematografica unica. Dopo aver letto il romanzo di Stephen King, Kubrick decise di adattarlo per il grande schermo, ma con numerose modifiche rispetto al materiale originale. Questo portò a divergenze significative tra Kubrick e King, che criticò aspramente il film, ritenendo che avesse tradito lo spirito del suo libro.

Kubrick, tuttavia, era determinato a creare una versione che fosse coerente con la sua visione artistica, enfatizzando gli aspetti psicologici e simbolici della storia, piuttosto che quelli puramente horror. Diane Johnson, co-sceneggiatrice del film, contribuì a sviluppare una sceneggiatura che mantenesse la tensione e l’ambiguità, elementi fondamentali nella narrazione del film.

Un Cast Memorabile

Jack Nicholson, scelto per interpretare il ruolo di Jack Torrance, offrì una delle sue performance più celebri. Il suo ritratto di un uomo che scivola gradualmente nella follia è sia inquietante che affascinante. La celebre battuta “Here’s Johnny!”, improvvisata da Nicholson durante le riprese, è diventata iconica e simbolo del film.

Shelley Duvall, nel ruolo di Wendy Torrance, ha interpretato un personaggio che, sebbene all’inizio sembri fragile e sottomesso, mostra una grande forza interiore mentre lotta per la sopravvivenza sua e del figlio. Tuttavia, il rapporto tra Kubrick e Duvall durante le riprese fu difficile, con il regista che spesso la sottoponeva a un’enorme pressione per ottenere la performance desiderata.

Danny Lloyd, che interpretava il giovane Danny Torrance, fu scelto tra migliaia di bambini per il suo straordinario talento naturale. Kubrick, consapevole della giovane età dell’attore, fece in modo che il bambino non fosse a conoscenza della natura horror del film durante le riprese, proteggendolo dagli aspetti più disturbanti della storia.

Scatman Crothers, che interpretava Dick Hallorann, il cuoco dell’hotel con lo stesso dono psichico di Danny, offrì una performance che aggiunse ulteriore profondità emotiva alla trama.

Overlook Hotel L’Overlook Hotel: Un Personaggio a Sé Stante

L’Overlook Hotel, con la sua architettura labirintica e gli interni inquietanti, non è solo l’ambientazione del film, ma un vero e proprio personaggio. Kubrick dedicò grande attenzione alla creazione di un’atmosfera claustrofobica e minacciosa. Le riprese furono effettuate in parte al Timberline Lodge in Oregon per gli esterni, mentre gli interni furono ricostruiti meticolosamente nei Pinewood Studios in Inghilterra.

Il design dell’hotel, con i suoi corridoi infiniti, la sala da ballo vuota e i macabri segreti, è stato studiato per disorientare lo spettatore e riflettere il deterioramento mentale di Jack. Le riprese con la steadicam, una tecnica allora innovativa, furono utilizzate per creare un senso di fluidità e tensione, seguendo i personaggi mentre si muovono attraverso lo spazio labirintico dell’hotel.

Tematiche e Interpretazioni di Shining

Shining è un film ricco di simbolismo e aperto a molteplici interpretazioni. Le tematiche principali includono la follia, l’isolamento e la violenza familiare. Il personaggio di Jack Torrance rappresenta l’incarnazione della discesa nella follia, un uomo che, sotto la pressione dell’isolamento e delle forze soprannaturali, si trasforma in un pericolo per la propria famiglia.

Il film esplora anche il concetto del male innato e della corruzione dell’anima, suggerendo che l’Overlook Hotel sia una manifestazione fisica di questi temi. Le apparizioni spettrali e le visioni di Danny aggiungono strati di mistero, lasciando lo spettatore a chiedersi cosa sia reale e cosa sia frutto della mente disturbata di Jack.

Un’altra interpretazione comune è quella dell’hotel come rappresentazione della storia oscura e violenta dell’America. Le allusioni al massacro dei nativi americani e la ripetizione della frase “All work and no play makes Jack a dull boy” (Tutto lavoro e niente divertimento rendono Jack un ragazzo annoiato) sono spesso interpretate come critiche sottili alla società americana e alla sua tendenza a ripetere gli stessi errori del passato.

Colonna Sonora e Atmosfera di Shining

La colonna sonora di  Shining gioca un ruolo fondamentale nel creare l’atmosfera opprimente e sinistra del film. Composta da Wendy Carlos e Rachel Elkind, la musica è un mix di elettronica sperimentale e brani classici, scelti accuratamente da Kubrick. Le composizioni di György Ligeti, Krzysztof Penderecki, e Béla Bartók contribuiscono a intensificare la tensione e il senso di terrore crescente.

La musica è spesso usata per anticipare o sottolineare i momenti più angoscianti del film, come l’apparizione delle gemelle nel corridoio o l’inseguimento finale nel labirinto innevato. L’uso di suoni dissonanti e inquietanti crea un ambiente sonoro che amplifica l’orrore psicologico vissuto dai personaggi.

Overlook Hotel July 4th Ball 1921Accoglienza Critica ed Impatto Culturale

All’epoca della sua uscita, Shining ricevette reazioni contrastanti da parte della critica. Alcuni recensori lo trovarono troppo lento o distante dal genere horror tradizionale, mentre altri lodarono la maestria di Kubrick nel creare un film di grande potenza visiva e emotiva. Nel corso degli anni, tuttavia,  Shining è stato rivalutato e oggi è considerato uno dei capolavori del cinema horror.

Il film ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare, ispirando una vasta gamma di riferimenti in altri film, serie televisive, e opere d’arte. La scena del labirinto, le visioni spettrali di Danny e la discesa nella follia di Jack sono diventati punti di riferimento iconici nel cinema.

Stephen King, nonostante le sue critiche iniziali, ha riconosciuto l’influenza del film, pur continuando a preferire la propria versione della storia. La miniserie televisiva del 1997, che King scrisse e produsse, è stata un tentativo di offrire una versione più fedele al romanzo originale.

Conclusione

Shining è un film che continua a spaventare e affascinare gli spettatori decenni dopo la sua uscita. La combinazione della visione unica di Stanley Kubrick, le straordinarie performance del cast, e la colonna sonora inquietante ha creato un’opera d’arte che esplora le profondità della follia umana e l’orrore che si nasconde sotto la superficie della normalità.

Oggi, Shining è non solo un pilastro del cinema horror, ma anche un film studiato e ammirato per la sua complessità tematica, la sua innovazione tecnica e la sua capacità di rimanere rilevante in un’epoca in cui l’orrore si è evoluto in innumerevoli direzioni.


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