The October Faction

The October Faction

The October Faction, riesce subito a conquistare con la sua atmosfera.

È oscuro, intriso di segreti familiari e mostri primordiali. Niles, già noto per opere come 30 Giorni di Notte, mette insieme una famiglia dalle dinamiche disfunzionali, i Allans, che dietro una facciata apparentemente tranquilla nascondono un passato da cacciatori di mostri e mitologie oscure. L’ambientazione assume subito toni gotici, con la dimora immersa nei boschi, le ombre lunghe, gli angoli dove qualcosa si nasconde. Il disegno di Worm rafforza questo mood grazie a tavole ricche di texture, giochi di luci e ombre, e una palette che oscilla tra i toni seppia, bruciati, sporchi. Il risultato è un horror che non fa affidamento solo sulla paura improvvisa ma sull’atmosfera, sull’attesa, sul senso che il mostro potrebbe già essere lì, dietro l’angolo.

Dal punto di vista della struttura narrativa

La serie comincia in modo intelligente nel dosare l’esposizione. I figli Geoff e Vivian scoprono poco a poco che il padre, Fredrick Allan, non è il semplice professore di Mitologia dei Mostri che sembra, e che la madre Deloris ha avuto un passato piuttosto movimentato. L’incrocio tra missione sovrannaturale e problema familiare, relazioni fredde, figli che cercano identità, padri che nascondono segreti, dà un taglio più umano al racconto horror. In più, l’idea di una famiglia che combatte mostri e che al contempo è mostro a suo modo funziona come metafora della convivenza con elementi interiori oscuri. La famiglia Allan è il brand del disfunzionale.

Spoiler:

Verso la fine del primo arco, intorno al sesto numero, si scopre che i figli non sono semplicemente figli di. Geoff e Vivian apprendono che i loro genitori hanno adottato loro, dopo un massacro che ha decimato la famiglia Harlow, e che Fredrick e Deloris hanno deciso di crescerli come propri in un contesto di segreti e lotta contro le forze oscure. Parallelamente, gli Allen sono attaccati da un gruppo nemico che utilizza necromanzia e cuori staccati dai corpi per comandare zombie, una scena che ribalta il tema caccia ai mostri. Stavolta i mostri usano parti di corpo umano per evocare orrore. In questo modo il fumetto sposta la sua tensione. Non più solo mostri fuori, ma mostri dentro, nei segreti, nelle origini, nei legami famigliari.

Tra i punti di forza

Va senz’altro menzionata l’arte. Worm crea un ambiente che sembra vivo e fetido, in cui il dramma familiare acquista peso attraverso le tavole. Le tavole paiono fotografie antiche della fine dell’Ottocento, ricoperte di sangue e sabbia. Questo stile visivo è parte integrante dell’esperienza. Non è solo vedere la storia, è sentire l’ombra che avvolge ogni pagina. Inoltre, la sceneggiatura di Niles sa quando dare respiro e quando accelerare. Ci sono momenti più riflessivi e altri in cui il ritmo si fa serrato, specialmente quando la minaccia comincia a manifestarsi.

Detto ciò

Non è un’opera perfetta. Alcune recensioni segnalano che l’esposizione iniziale è un po’ lenta, che certe linee narrative rimangono accennate senza completa risoluzione immediata, e che a tratti i figli Geoff e Vivian risultano meno profondi dei genitori. La parte sulla loro conversione all’oscuro durante l’adolescenza può risultare un po’ standard. In altre parole, se sei abituato a trame horror ultra adrenaliniche e senza tregua, qui trovi più suspense, atmosfera e costruzione graduale, più che colpi immediati ad ogni pagina.

In conclusione

Se stai cercando un fumetto horror che unisca mitologia, mostri, famiglia e segreti in un pacchetto ben confezionato, allora The October Faction è una scelta brillante. Non solo offre creature e terrore, ma propone anche riflessioni su identità, eredità, ruolo familiare e responsabilità. Se invece cerchi qualcosa di puramente splatter o tutto mostri ogni pagina, allora magari non è completamente ciò che ti aspetti. Ma proprio per questo può essere un’aggiunta interessante alla tua rubrica. Assomiglia al tuo elenco, che è già ricco di vampiri, zombie e occulto, ma cambia leggermente registro verso la famiglia che combatte l’oscuro.


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