Venerdì 13

Venerdì 13
di Sean S. Cunningham (1980)

Nel campeggio estivo di Crystal Lake, un gruppo di giovani vengono perseguitati e uccisi da un misterioso assassino.

Citazione.

“Steve non avrebbe mai dovuto riaprire questo campo: ci sono già state troppe tragedie! Lo sai che un bambino è morto annegato? E che l’anno dopo, due ragazzi sono stati uccisi? Non c’era nessuno che esercitasse la minima sorveglianza! Facevano l’amore mentre quel povero bambino annegava! Si chiamava Jason. Io lavoravo il giorno della disgrazia, preparavo i pasti qui: ero la cuoca.
E loro avrebbero dovuto sorvegliare! Ogni momento!! Jason non… non sapeva nuotare molto bene”
(Pamela)

Benvenuti a Camp Crystal Lake.

Il campeggio estivo di Crystal Lake non é certo un luogo idilliaco in cui trascorrere le vacanze.
Misteriosi e sanguinari eventi lo hanno trasformato in qualcosa di sinistro e poco raccomandabile, fin da quel lontano 1958, quando una giovane coppia di inservienti venne brutalmente uccisa.
Il camping fu chiuso e il colpevole di quell’omicidio rimase a piede libero, nessuno seppe mai il suo nome.
Sembrava tutto finito, tutto destinato a diventare l’ennesima terrificante leggenda da raccontare davanti a un falò, a qualche gruppo di ragazzini in cerca di emozioni forti.
Ma la memoria del passato spesso si fa confusa e si perde, con il passare del tempo.
Ed eccoci quindi nel 1979.
Un nuovo proprietario sia affaccia sul luogo insieme a sei consiglieri con l’intenzione di riaprirlo.
Ma la storia si ripete. Nuovi omicidi, perpetrati in maniera creativa da un assassino misterioso che si muove nell’ombra.
E poi c’è quella strana signora che spunta fuori, all’improvviso.
Dice di chiamarsi Pamela Voorhees e parla di un bambino, di nome Jason, affogato nelle acque del lago qualche anno prima.

Considerazioni.

Sean S. Cunningham dirige e Victor Miller scrive questo horror che contribuisce a definire e consolidare molti degli elementi tipici del genere slasher. Venerdì 13 si svolge infatti in una location isolata e ha come protagonisti un gruppo di giovani vittime e un assassino misterioso con un movente personale.
La sequenza finale ci regala delle immagini più iconiche e conosciute del cinema horror degli anni ‘80. Ma non solo, l’apparizione improvvisa di Jason, sospesa tra sogno e realtà, lascia aperte le porte a possibili sequel. Sequel che non tarderanno a arrivare e che daranno vita, insieme a remake e spin off, a una delle serie cinematografiche horror più lunghe e durature.
Jason, il mostro che indossa una maschera da hockey, a partire dal terzo capitolo, diventerà uno dei personaggi più riconoscibili e temuti nella storia del cinema di genere.
Venerdì 13 é stato un grande successo commerciale. Ha incassato circa 60 milioni di dollari al botteghino a fronte di un budget di soli 550.000 dollari. Ha inoltre avuto un impatto significativo sulla cultura popolare, influenzando molti altri film slasher e generando una vasta gamma di merchandising, tra cui fumetti, romanzi, videogiochi e giocattoli.
É stato uno dei primi film in cui ha recitato un giovanissimo Kevin Bacon.
Nonostante il successo, ha diviso la critica. Alcuni, lo hanno giudicato negativamente per la sua violenza grafica e la mancanza di una trama complessa. Tuttavia, è anche stato lodato per la sua capacità di creare tensione e per le sue innovative sequenze di omicidi. Sequenze realizzate grazie agli strepitosi effetti speciali creati da Steve Kirshoff, Taso Stavrakis e Tom Savini.
Venerdì 13, con il passare degli anni, si é consolidato, con pieno merito, come un classico del cinema horror.

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