World War Z

World War Z
di Marc Forster (2013)

Un’apocalisse globale zombi costringe i sopravvissuti a cercare un rimedio efficace per sopravvivere.

Citazione.

“Madre natura è un serial killer. Il migliore al mondo. E il piĂą creativo. Ma come ogni serial killer non riesce a reprimere il desiderio di farsi catturare. PerchĂ© compiere dei crimini perfetti se non puoi prenderti il merito? Perciò lei lascia delle briciole. Ma la parte difficile, e il motivo per cui ho studiato, è riconoscere le briciole per indizi che sono. E a volte la cosa che pensavi fosse l’aspetto piĂą brutale del virus, finisce per essere il suo tallone d’Achille. E lei ama celare le sue debolezze dietro i punti forti.”
(Fassbach)

Lo zombi centometrista.

C’era una volta il morto vivente di Romero. Una figura lenta, goffa e disordinata. La sua natura di cadavere in decomposizione gli impediva una corretta coordinazione motoria e lo privava dell’intelligenza. Non aveva memoria della sua vita passata ed era unicamente guidato da un desiderio insaziabile di carne umana. Si muoveva in branco, senza fermarsi mai, fino al raggiungimento del suo obiettivo.
Da allora sono passati molti anni e sono state realizzati diversi film, serie TV, videogiochi e opere letterarie. Oggi, lo zombi ha mutato drasticamente alcune delle sue caratteristiche principal originarie.
La prima differenza che salta all’occhio e l’incredibile velocità di movimento. I nuovi morti viventi corrono veloci come Usain Bolt. E non solo. Mostrano una certa intelligenza strategica, quando devono soddisfare i loro bisogni primari. Per esempio, sono in grado di creare, in modo organizzato, una vera e propria “piramide di zombi” per superare una muraglia costruita dall’uomo.
Inoltre, sanno anche riconoscere ed evitare le persone affette da gravi malattie.

Considerazioni.

Marc Forster prende spunto dall’omonimo romanzo di Max Brooks del 2006, ma crea un prodotto che differisce notevolmente dal libro in termini di trama e struttura. Il romanzo, infatti, presentava una raccolta di interviste con i sopravvissuti di una guerra globale contro una pandemia di zombi. In questo modo, forniva la cronaca di una guerra che ha quasi estinto l’umanitĂ . Inoltre, c’era una forte critica sociale nel mettere in evidenza l’inefficienza, la corruzione e la burocrazia che impediscono risposte rapide ed efficaci alle crisi.
Il film invece ha un’impostazione più classica e si concentra quasi esclusivamente sulla vicenda dal punto di vista del protagonista e della sua famiglia.
Non c’è dunque una narrazione frammentata e multistrato, come nel romanzo e neanche l’aspetto sociale viene molto considerato, in realtà.
il film World War Z è chiaramente concepito come un prodotto di puro intrattenimento. Il suo ritmo forsennato e frenetico lo rende più simile a un film d’azione che a un vero e proprio horror. E, alla lunga, stanca.
I dialoghi sono ridotti all’osso e anche abbastanza banali. Alcune situazioni sfiorano il ridicolo e pure la conclusione appare troppo semplicistica. in molte scene, sembra di essere trasportati all’interno di uno di quei videogiochi “sparatutto”, anche se non in prima persona. Ma, detto questo, se non si é alla ricerca di un film d’autore, questa pellicola é comunque in grado di intrattenere lo spettatore per un paio d’ore.
C’è da sottolineare, comunque, la buona prova di Brad Pitt e l’efficacia degli effetti speciali, soprattutto nelle scene in cui é presente l’orda di zombi.
La produzione di World War Z è stata notoriamente travagliata, con numerosi problemi dietro le quinte. Il film ha subito riscritture e rigiri, in particolare per quanto riguarda il finale, che è stato completamente rifatto dopo che la versione originale non ha soddisfatto i produttori.
Nonostante questi problemi, il film è stato un successo commerciale, incassando oltre 540 milioni di dollari in tutto il mondo, rendendolo uno dei film di zombi di maggior successo di sempre.
Dopo il successo del film, ci sono state discussioni su un possibile sequel.

Conclusioni.

In sintesi, World War Z è un film di zombi ad alto budget che, pur differendo sostanzialmente dal libro da cui è tratto, ha avuto un notevole impatto nel genere, grazie alla sua scala globale e alla performance carismatica di Brad Pitt.

 

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