Il Cabaret de l’Enfer, il Cabaret du Ciel ed il Cabaret du Néant

Il Cabaret de l’Enfer, il Cabaret du Ciel ed il Cabaret du Néant

Siamo a Parigi, alla fine del 1800 in quella che noi tutti conosciamo come la Belle Epoque. Antonin Alexander diede vita al Cabaret de L’Enfer ed al Cabaret de Ciel, posti entrambi nel Boulevard de Clichy uno accanto all’altro, gestendoli fino al 1950. Ma cosa avevano di così particolare queste due attività? Uno era il paradiso e l’altro l’inferno. Erano assolutamente “spettacolari”.

Il Cabaret de l’Enfer

I flâneurs di Parigi venivano attratti da un’esperienza unica nel suo genere quando si avvicinavano al Cabaret de l’Enfer, situato nel cuore della città e noto per la sua stravaganza e il suo fascino oscuro. L’entrata nel locale avveniva attraverso la monumentale bocca del Leviatano, simbolo di potere e distruzione, che inghiottiva simbolicamente i dannati che varcavano la soglia. Il portiere, vestito con un’uniforme inquietante, accoglieva i clienti con una frase sinistra e provocatoria: “Entrez et soyez damnés”, invitandoli a entrare e ad abbandonarsi al peccato e alla dannazione.

Una volta dentro, i visitatori si trovavano in un mondo al di là del reale, dove il macabro e il fantastico si fondevano in un turbine di sensazioni e emozioni. I camerieri, travestiti da demoni e folletti, si muovevano tra i tavoli con un’eccentrica allegria, urlando gli ordini e aggiungendo lugubri scherzi con frasi enigmatiche come “Un caffè sulfureo” o “Una birra mortale per il tavolo 666”. L’atmosfera era pervasa da un senso di mistero e di eccitazione, con una tensione palpabile nell’aria.

La facciata del cabaret era adornata con figure a stucco, tra cui spiccavano numerosi nudi femminili avvolti dalle fiamme infernali, simboli di tentazione e peccato. All’interno, le pareti oscurate e i soffitti scolpiti creavano un’atmosfera claustrofobica e sinistra, con immagini che rievocavano gli orrori dell’inferno e i tormenti dei dannati.

Per un sovrapprezzo modico, gli avventori potevano assistere a uno spettacolo in stile grand guignol, tenutosi ogni sera fino alle prime ore del mattino. Questo spettacolo, composto da attrazioni diaboliche e scene sanguinose, rappresentava in modo crudo e realistico il calvario dei dannati nei gironi danteschi, aggiungendo un’ulteriore dimensione di terrore e fascino al già surreale ambiente del Cabaret de l’Enfer.

 

Il Cabaret du Ciel

Il Cabaret du Ciel, noto anche come Cabaret del Paradiso, rappresentava la controparte celeste del famoso Cabaret de l’Enfer, situato proprio accanto al numero precedente nella stessa via, il Boulevard de Clichy.

All’interno del Cabaret du Ciel, gli avventori potevano immergersi in un’esperienza completamente diversa rispetto al suo controparte infernale, a partire dal design esterno e continuando con l’atmosfera unica che caratterizzava il locale. La facciata del Cabaret du Ciel era dipinta di bianco e blu, e adornata con figure angeliche, trasmettendo un senso di serenità e purezza.

Appena varcata la soglia, i visitatori venivano accolti da una dolce melodia di arpa, mentre un maestro di cerimonie, vestito come un sacerdote, illustrava gli spettacoli a tema ultraterreno. All’interno del ristorante, oltre alla classica birra, veniva servita la “birra da angeli”, mentre San Pietro in persona si occupava di dispensare l'”acqua santa”, accompagnata da una rievocazione teatrale dei momenti salienti della Divina Commedia di Dante Alighieri.

Una caratteristica peculiare del Cabaret du Ciel era la presenza di un grande maiale dorato al centro del locale, circondato da candele, simboleggiante forse l’abbondanza e la prosperità celestiale. Ogni dettaglio contribuiva a creare un’atmosfera mistica e surreale, in cui i visitatori potevano immergersi e vivere un’esperienza unica nel suo genere.

 

 

Il Cabaret du Neant

Il Cabaret du Néant, conosciuto anche come Cabaret del Nulla, ebbe le sue radici a Bruxelles prima di trasferirsi a Parigi e persino promuovere spettacoli a New York. Situato non lontano dal celebre Cabaret de L’Enfer e dal suggestivo Cabaret du Ciel, sul Boulevard de Clichy, faceva parte di un trio di locali a tema sull’aldilà tra i più rinomati di Montmartre.

Considerato uno dei precursori dei moderni locali a tema, il Cabaret du Néant si concentrava sul tema della morte. Inizialmente fondato come “Cabaret philosophique” a Bruxelles nel 1892, poi trasferito al Boulevard Rochechouart di Parigi con il nome di Cabaret de la Mort (Cabaret della Morte), subì una rinominazione in “Cabaret du Néant” per rendere l’atmosfera meno spaventosa sia per gli avventori che per i residenti del quartiere. Il cabaret trovò infine la sua sede definitiva al numero 34 del Boulevard de Clichy, dove rimase fino alla sua chiusura. Nel 1896, il locale iniziò a sponsorizzare performance anche a New York, al Casino Chambers sulla 39ª strada e a Broadway.

All’interno del cabaret, i visitatori venivano accolti da un monaco che li guidava nella sala comune, dove i camerieri erano vestiti come becchini o addirittura come scheletri. Una sala adiacente era riservata agli spettacoli di magia, che spesso coinvolgevano anche il pubblico presente.

Tra le offerte del locale c’erano le “bières”, un gioco di parole che richiama sia alla birra che alla bara (“bier”) in francese. Nella “Salle d’Intoxication” (Sala d’intossicazione), decorata con candelieri realizzati con ossa umane, i clienti potevano sorseggiare alcolici da coppe a forma di cranio umano, su tavoli che richiamavano la forma di una bara.

Le decorazioni interne erano prevalentemente costituite da scheletri e ossa umane, creando un’atmosfera gotica e sinistra. Gli spettacoli erano caratterizzati da una sottile ironia mescolata a una sensazione di paura. Inoltre, il Cabaret du Néant era noto per ospitare una delle più originali e strabilianti rappresentazioni del Fantasma di Pepper, un’attrazione che attirava l’attenzione del pubblico. La rivista Scientific American elogiò l’esibizione promossa dal cabaret a New York come una delle performance più interessanti basate sul principio del celebre fantasma di Pepper.

 

 

Purtroppo nessuno di questi locali ha resistito fino ai giorni nostri. Nel 1950 i civici 53 e 54 di Boulevard Clichy  vengono demoliti, e addio per sempre al Cabaret du Ciel ed al Cabaret de l’Enfer, per fare spazio ad un supermercato. Mentre al civico 34 una farmacia ha soppiantato il Cabaret du Neant.

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