Bulbbul

Titolo Originale: Bulbbul
Regista: Anvita Dutt Guptan
Genere: Horror, Fantasy, Dramma
Paese di Produzione: India
Durata: 94 minuti

Introduzione

“Bulbbul” è un film indiano del 2020 diretto da Anvita Dutt Guptan e prodotto da Anushka Sharma e Karnesh Ssharma sotto la loro casa di produzione, Clean Slate Filmz. Questo film horror fantasy è ambientato nel Bengala del XIX secolo e racconta una storia avvolta nel folklore e nelle tradizioni locali. Con una trama avvincente e una cinematografia mozzafiato, “Bulbbul” esplora temi di patriarcato, emancipazione femminile e giustizia sociale.

Trama

La storia si apre con l’infanzia di Bulbbul, una sposa bambina promessa in matrimonio al ricco Indranil, un proprietario terriero. La vita di Bulbbul cambia drasticamente quando viene portata nella casa ancestrale della famiglia di Indranil, dove cresce accanto al fratello minore di Indranil, Satya, con cui sviluppa un legame profondo.

Man mano che la storia avanza, Bulbbul cresce e diventa una donna elegante e misteriosa. Satya, che era stato mandato a Londra per studiare, torna dopo molti anni e trova la tenuta di famiglia cambiata. Indranil è assente, il fratello minore Mahendra è morto in circostanze misteriose, e la moglie di Mahendra, Binodini, vive in uno stato di sottomissione. Nel villaggio si sono verificati diversi omicidi, e la popolazione è terrorizzata da una presenza soprannaturale che si aggira nella foresta: una strega (chudail).

Satya inizia a indagare sugli omicidi, sospettando che ci sia qualcosa di sinistro dietro la tranquillità apparente di Bulbbul. Durante la sua indagine, emergono i dettagli traumatici del passato di Bulbbul: la violenza domestica subita da Indranil e la brutalità di Mahendra, che la portano a una trasformazione drammatica e a diventare la giustiziera soprannaturale temuta dal villaggio.

Temi Principali

Patriarcato e Oppressione Femminile

“Bulbbul” affronta direttamente il tema del patriarcato e dell’oppressione femminile. La protagonista, Bulbbul, rappresenta le donne vittime di abusi e ingiustizie all’interno di una società patriarcale. La sua trasformazione da vittima a figura vendicativa soprannaturale è una metafora potente della lotta per l’emancipazione e la giustizia.

Emancipazione e Resilienza

Il film celebra la resilienza delle donne attraverso il personaggio di Bulbbul, che, nonostante le atrocità subite, trova la forza di combattere e proteggere altre donne. La sua evoluzione da una giovane sposa ingenua a una potente figura di giustizia sottolinea l’importanza dell’emancipazione femminile e della resistenza contro le ingiustizie.

Folklore e Soprannaturale

L’uso del folklore indiano, in particolare la leggenda della chudail, aggiunge una dimensione soprannaturale alla narrazione. La chudail, con i suoi piedi rivolti all’indietro e la sua sete di vendetta, incarna le paure e le superstizioni locali, offrendo al contempo una critica sociale sulla demonizzazione delle donne forti e indipendenti.

Analisi dei Personaggi

Bulbbul (Tripti Dimri)

Bulbbul è il cuore del film. Interpretata magistralmente da Tripti Dimri, Bulbbul è un personaggio complesso che evolve da una giovane sposa ingenua a una figura misteriosa e potente. La sua trasformazione è il fulcro della narrazione e il suo viaggio di emancipazione e vendetta è raccontato con grande intensità emotiva.

Satya (Avinash Tiwary)

Satya è il fratello minore di Indranil e amico d’infanzia di Bulbbul. Il suo ritorno al villaggio e la successiva indagine sugli omicidi forniscono una prospettiva esterna sugli eventi. Satya rappresenta la ragione e il dubbio, ma anche l’ignoranza iniziale riguardo alle sofferenze di Bulbbul.

Binodini (Paoli Dam)

Binodini è la vedova di Mahendra e un personaggio chiave che rappresenta la sottomissione e l’intrigo all’interno della famiglia. La sua gelosia e le sue manipolazioni aggiungono profondità alla trama, mostrando le dinamiche complesse delle relazioni femminili in un contesto patriarcale.

Indranil (Rahul Bose)

Indranil è il marito di Bulbbul e il principale antagonista umano. La sua brutalità e il suo controllo su Bulbbul sono rappresentativi del patriarcato oppressivo. La sua assenza durante gran parte del film sottolinea l’abbandono e l’isolamento emotivo di Bulbbul.

Cinematografia e Colonna Sonora

La cinematografia di “Bulbbul”, curata da Siddharth Diwan, è uno degli aspetti più acclamati del film. L’uso di colori vivaci e saturi, in particolare il rosso, crea un’atmosfera visivamente affascinante e simbolica. I paesaggi nebbiosi e le scene notturne accentuano il tono soprannaturale e misterioso della storia.

La colonna sonora, composta da Amit Trivedi, arricchisce ulteriormente l’esperienza visiva ed emotiva del film. La musica sottolinea i momenti di tensione e di emozione, contribuendo a creare un’atmosfera inquietante e immersiva.

Ricezione Critica

“Bulbbul” è stato accolto positivamente dalla critica per la sua narrazione avvincente, le potenti performance attoriali e la splendida cinematografia. La critica ha elogiato Anvita Dutt Guptan per la sua direzione e per aver affrontato temi importanti come l’oppressione femminile e la vendetta attraverso una lente soprannaturale.

Tuttavia, alcuni critici hanno sottolineato che il film avrebbe potuto approfondire ulteriormente certi aspetti della trama e dei personaggi. Nonostante ciò, “Bulbbul” è considerato un contributo significativo al cinema indiano contemporaneo, soprattutto nel genere horror.

Conclusione

“Bulbbul” è un film che mescola abilmente il folklore, il dramma e l’orrore per raccontare una storia di emancipazione e vendetta. La regista Anvita Dutt Guptan crea un mondo ricco e suggestivo, dove la bellezza visiva si intreccia con tematiche profonde e rilevanti. Con la sua narrazione avvincente e le potenti interpretazioni del cast, “Bulbbul” si distingue come un’opera cinematografica che invita alla riflessione e celebra la forza e la resilienza delle donne.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *