Casinò

Casinò

Casinò
di Martin Scorsese (1995)

Il boss Remo Gaggi affida a Sam “Asso” Rothstein, scommettitore particolarmente abile, la gestione di un nuovo casinò a Las Vegas.

Per controllare gli affari, al suo fianco viene messo Nicky Santoro, un gangster dai modi particolarmente violenti.

Citazione.

“𝘊𝘰𝘴𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘦𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘧𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘲𝘶𝘪 𝘪𝘯 𝘮𝘦𝘻𝘻𝘰 𝘢𝘭 𝘥𝘦𝘴𝘦𝘳𝘵𝘰?
𝘚𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘴𝘰𝘭𝘥𝘪.

𝘌’ 𝘪𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘪𝘯𝘴𝘦𝘨𝘯𝘦 𝘭𝘶𝘮𝘪𝘯𝘰𝘴𝘦, 𝘥𝘦𝘪 𝘷𝘪𝘢𝘨𝘨𝘪 𝘰𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰, 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘢𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘦, 𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘪𝘵𝘦 𝘥’𝘢𝘭𝘣𝘦𝘳𝘨𝘰 𝘨𝘳𝘢𝘵𝘶𝘪𝘵𝘦, 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘪𝘯𝘦 𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘣𝘦𝘷𝘶𝘵𝘦.
𝘌’ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘣𝘦𝘤𝘤𝘢𝘳𝘤𝘪 𝘪 𝘷𝘰𝘴𝘵𝘳𝘪 𝘴𝘰𝘭𝘥𝘪.

𝘌’ 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘵𝘢’ 𝘴𝘶 𝘓𝘢𝘴 𝘝𝘦𝘨𝘢𝘴: 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘯𝘰𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘶𝘯𝘪𝘤𝘪 𝘷𝘪𝘯𝘤𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪, 𝘪 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘯𝘦𝘴𝘴𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢’.

𝘐 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘴𝘤𝘰𝘳𝘳𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘢𝘪 𝘵𝘢𝘷𝘰𝘭𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦 𝘤𝘢𝘴𝘴𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘳𝘢𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘭𝘢 𝘨𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢 𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘪𝘴𝘤𝘰𝘯𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘱𝘪𝘶’𝘴𝘦𝘨𝘳𝘦𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘢𝘴𝘪𝘯𝘰’: 𝘪𝘭 𝘱𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘰 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘪 𝘴𝘰𝘭𝘥𝘪, 𝘪𝘭 𝘴𝘢𝘤𝘳𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘦𝘤𝘤𝘦𝘭𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢, 𝘭𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘨𝘨𝘪𝘰.”
(𝐒𝐚𝐦 “𝐀𝐬𝐬𝐨” 𝐑𝐨𝐭𝐡𝐬𝐭𝐞𝐢𝐧)

𝐕𝐈𝐕𝐀 𝐋𝐀𝐒 𝐕𝐄𝐆𝐀𝐒 !

Questa famosissima città del Nevada, vista dall’alto, di notte, non é che un enorme luna park in mezzo al deserto.

O in mezzo al nulla, se preferite.

Suoni, colori, luci brillanti, macchine di lusso, hotel imponenti, strade e boutique creano l’illusione che sia tutto vero, persino i monumenti famosi ricostruiti minuziosamente, a uso e consumo delle milioni di anime che ogni giorno calpestano la superficie di questa città.

I turisti arrivano da ogni parte del mondo pronti a lasciarsi ammaliare da questo grandioso spettacolo.

E poi, ovviamente, ci sono i casinò che incassano montagne di soldi, ininterrottamente.

Tutti quanti, anche solo per curiosità, finiscono per puntare qualche dollaro: alcuni si fermano quasi subito, consapevoli del fatto che la sconfitta arriva, inevitabilmente, prima o poi, mentre altri continuano fino a perdere tutto.

Succede sempre così quando soldi e gioco si uniscono insieme. Ed é proprio qui che nascono i problemi.

Ma, per quelli, c’é sempre il deserto circostante, perché, come dice 𝐍𝐢𝐜𝐤𝐲 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐨𝐫𝐨…𝘤𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘶𝘯 𝘧𝘰𝘵𝘵𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘣𝘶𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘥𝘦𝘴𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘦 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘣𝘶𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘦𝘱𝘰𝘭𝘵𝘪 𝘶𝘯 𝘧𝘰𝘵𝘵𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘪…

L’importante é fare il lavoro per bene.

Considerazioni.

Martin Scorsese aggiunge un’altra gemma luccicante e preziosa alla sua collezione, partendo dal romanzo di Nicholas Pileggi per presentare la sua versione di Las Vegas.

Sostituisce l’usuale immagine da cartolina, fatta di luci e colori scintillanti, con un universo in cui prevalgono il buio e l’angoscia.

Quello che sorprende maggiormente, nonostante la durata del film, é il ritmo forsennato con cui viene presentata la storia.

Non c’è un attimo di pausa, nessun momento di riflessione.

I personaggi attraversano la pellicola accompagnati costantemente da musica e parole (con tanto di voci fuori campo) e, molto velocemente, vanno incontro ai loro tragici destini, mossi dall’ambizione, dall’avidità, dalla sete di potere e dal desiderio di controllo su ogni cosa.

Se De Niro e Pesci rappresentano la solita garanzia di qualità e si confermano su altissimi livelli, chi davvero lascia a bocca aperta é la Stone.

Da sempre desiderosa, per sua stessa ammissione, di diventare “abbastanza brava da poter lavorare con De Niro”, dopo aver ottenuto la parte ai danni di molte altre famose candidate, recita per diversi giorni in sofferenza sul set a causa di un problema alla schiena.

Nonostante questo, offre un’interpretazione che risulta perfetta e viene premiata con il meritatissimo Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico.

Spiace davvero constatare il fatto che tanto talento non sempre sia emerso così chiaramente in passato e che spesso Sharon non abbia mostrato, fino in fondo, che attrice meravigliosa possa essere.

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