Cop Land
𝐝𝐢 𝐉𝐚𝐦𝐞𝐬 𝐌𝐚𝐧𝐠𝐨𝐥𝐝 (1997)
Lo sceriffo di Garrison, piccola comunità del New Jersey popolata per lo più da poliziotti, scopre che la sua città é porto della mafia e della corruzione.
Citazione.
“Io non so come fa sceriffo, dico a tenere in riga questi mercenari, tutti blu, tutti armati, tutti in una volta.
Abitano uno accanto all’altro con le mogli che si prestano lo zucchero, è come essere lo sbirro di sbirrolandia.”
(Tenente Moe Tilden)
𝐀𝐋 𝐃𝐈 𝐋𝐀’ 𝐃𝐄𝐋 𝐏𝐎𝐍𝐓𝐄.
Fidati di quel che ti dice Ray, Freddy.
Le cose brutte e spaventose stanno al di là del ponte, nella grande città. Puoi chiederlo a uno chiunque di questi poliziotti e te lo confermerà.
E’ proprio per questo che hanno lasciato quel posto e hanno portato le loro famiglie qui a Garrison.
Ed é per lo stesso motivo che Ray ha lottato così tanto per creare questa comunità.
Perché questa é una cittadina sicura, dove chiunque può attraversare la strada senza paura, dove il massimo che può succedere é una rissa fra ragazzini o un incendio.
Quindi, Freddy, stai tranquillo, non farti domande inutili, non farti condizionare da quello che dice il tenente Tilden.
Quello viene dalla grande città e non sa nulla di noi. Continua nel tuo dormiveglia, come sempre..altrimenti va a finire che potresti farti molto male..
In fondo, basta crederci, Freddy.
Considerazioni.
Giunto al suo secondo lavoro dopo lo straordinario esordio dell’anno precedente (𝐃𝐨𝐥𝐥𝐲’𝐬 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭), il regista porta in scena un poliziesco che rinuncia a eccessive spettacolarizzazioni, per concentrarsi sulla psicologia dei personaggi e sul racconto di una storia che parla di degrado umano e urbano.
L’azione si svolge lontana dalle luci e dai rumori della grande città, resta immersa nei silenzi e nel buio della provincia.
All’interno delle abitazioni o nei locali, dove gli uomini si incontrano e si dedicano agli affari sporchi, senza fare troppo rumore.
Un cast di attori di prim’ordine (𝐃𝐞 𝐍𝐢𝐫𝐨, 𝐊𝐞𝐢𝐭𝐞𝐥, 𝐋𝐢𝐨𝐭𝐭𝐚), in cui spicca uno strepitoso 𝐒𝐲𝐥𝐯𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫 𝐒𝐭𝐚𝐥𝐥𝐨𝐧𝐞.
Lento, sordo da un orecchio e imbolsito (fu costretto a ingrassare di 30 kg per la parte) da vita,egregiamente, alla figura di un perdente.
Uno sceriffo disilluso che vive circondato dalla feccia,senza reagire, e che si trascina, giorno dopo giorno, senza uno scopo, annegando nei rimpianti.
Un vero e proprio morto che cammina, pari a quelli che si vedono nei film di Romero, che troverà però la forza e la determinazione di reagire allo schifo che lo circonda prima che sia troppo tardi.
Cop Land è un gran film.
Essenziale, realistico e tesissimo.
Assolutamente da recuperare.