Così bella così sola così morta

Così Bella Così Sola Così Morta

Così bella, così sola, così morta – Un giallo britannico del 1963

Così bella, così sola, così morta (Girl in the Headlines) è un film giallo britannico del 1963 diretto da Michael Truman. La pellicola offre un avvincente intreccio poliziesco ambientato nel mondo della moda londinese, con una trama ricca di suspense e colpi di scena.

Trama

La storia inizia con il ritrovamento del cadavere di una giovane fotomodella. Le indagini vengono affidate all’ispettore Birkett (interpretato da Ian Hendry) e al sergente Saunders (Ronald Fraser), i quali scoprono che la vittima aveva una vita privata complessa e segreta. Tra i sospettati emergono un innamorato respinto, un ricattatore e un ammiratore senza speranza. Tuttavia, il vero colpevole si rivela essere una quarta persona, inizialmente insospettabile.

Cast

Il film vanta un cast di attori noti nel panorama cinematografico britannico dell’epoca:

  • Ian Hendry nel ruolo dell’ispettore Birkett

  • Ronald Fraser nel ruolo del sergente Saunders

  • Jeremy Brett in un ruolo chiave nelle indagini

  • Margaret Johnston

  • Natasha Parry

  • Kieron Moore

  • Jane Asher

  • Peter Arne

  • Rosalie Crutchley

  • Robert Harris

La regia di Michael Truman, noto per il suo lavoro in serie televisive come Danger Man, conferisce al film un ritmo incalzante e una narrazione coinvolgente.

Produzione e Accoglienza

La sceneggiatura, scritta da Patrick Campbell e Vivienne Knight, è basata su un racconto di Laurence Payne. La fotografia di Stanley Pavey e le musiche di John Addison contribuiscono a creare un’atmosfera tipica dei gialli britannici degli anni ’60.

All’uscita, il film è stato apprezzato per la sua trama ben costruita e per le interpretazioni del cast. In particolare, la performance di Ian Hendry nel ruolo dell’ispettore Birkett è stata lodata per la sua autenticità e profondità.

Conclusione

Così bella, così sola, così morta rimane un esempio significativo del cinema giallo britannico degli anni ’60, offrendo una storia avvincente e un ritratto intrigante del mondo della moda e dei suoi segreti oscuri.


Iscriviti al nostro canale YouTube

Articoli simili

  • Dracula (1931)

    Nel 1931 il cinema si prepara a entrare in una nuova era. Il sonoro è ormai una realtà consolidata, e gli studios di Hollywood iniziano a intuire il potenziale dei grandi mostri letterari portati sullo schermo. È in questo contesto che nasce Dracula, diretto da Tod Browning e interpretato da Bela Lugosi: il film che avrebbe definito per sempre l’immaginario del vampiro e inaugurato il ciclo dei mostri Universal, gettando le basi dell’horror cinematografico come lo conosciamo oggi.

  • Trauma

    La storia inizia con Aura Petrescu (interpretata da Asia Argento), una giovane ragazza rumena fuggita da un ospedale psichiatrico. Aura soffre di anoressia e viene trovata sul ciglio di un ponte da David Parsons (Christopher Rydell), un giovane reporter. Dopo averla salvata da un tentativo di suicidio, David decide di aiutarla. Aura è perseguitata da un traumatico evento familiare: la misteriosa morte dei suoi genitori…

  •  | 

    Il Viaggio sulla Luna (1902)

    All’inizio del XX secolo, il cinema era ancora un’arte giovane, ma tra i suoi pionieri brillava la figura di Georges Méliès, un illusionista francese che trasformò il cinema in un mezzo di pura magia visiva. Il suo capolavoro più celebre, Le Voyage dans la Lune (conosciuto in italiano come Il viaggio sulla Luna), fu realizzato nel 1902 e segnò una svolta fondamentale nella storia del cinema.

  • La Casa dalle Finestre che Ridono

    La storia segue Stefano (Lino Capolicchio), un restauratore d’arte che viene chiamato in un piccolo villaggio emiliano per restaurare un affresco in una chiesa locale. L’affresco, opera del pittore locale Buono Legnani, rappresenta la martirizzazione di San Sebastiano, ma ben presto Stefano scopre che l’opera nasconde qualcosa di molto più oscuro.

  • Cat People

    “Cat People” (“Il bacio della pantera” in Italia) è un film del 1942 diretto da Jacques Tourneur, considerato uno dei capolavori del cinema horror psicologico. Prodotto da Val Lewton per la RKO Pictures, il film si distingue per l’uso sapiente del suggerito rispetto al mostrato, un elemento che lo ha reso un’opera fondamentale nel panorama del cinema di genere.

  • Tarantola

    Nel 1955, il regista Jack Arnold, già autore di classici come Il mostro della laguna nera, portò sul grande schermo uno degli incubi più emblematici della fantascienza horror degli anni ’50: Tarantula. In un decennio dominato dalla paura della guerra atomica e dalle mutazioni incontrollate, questo film divenne un perfetto simbolo dell’epoca, mescolando scienza impazzita, mostri giganti e atmosfera da B-movie con un sorprendente tocco di classe.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *