Essi Vivono
di John Carpenter (1988)
Un operaio disoccupato trova degli strani occhiali. Li indossa e scopre che il mondo è dominato dagli extraterrestri e da messaggi subliminali.
Citazione.
“La nostra natura umana si è lasciata sopraffare dalle istituzioni esistenti, crediamo di essere ricchi e invece siamo precipitati nell’abisso dell’aridità e della miseria, privandoci di ogni aspirazione espressione e valore umano. Questi artifici ci mantengono in uno stato di banalità elevata impedendoci di vedere la degradazione con la quale abbiamo schiacciato il mistero di Dio che è in noi, e se continueremo a vegetare nella vigliaccheria, nella cecità e nel mutismo sarà la fine. Si sono impadroniti della Terra e ci manovreranno indisturbati finché non li scopriremo e quando ci avranno annientati useranno la melma della nostra materia per concimare i loro giardini.”
Essi vivono, noi dormiamo.
C’è un mondo a colori e uno in bianco e nero.
Il primo lo può vedere chiunque, ogni giorno. È vivido, trabocca di messaggi pubblicitari, di beni di largo consumo, di continue spinte verso il benessere. È il mondo in cui tutto è possibile, in cui chiunque può realizzarsi e diventare qualcuno, se accetta le regole e vive secondo gli schemi che stanno alla base della società.
Il secondo invece non ha colori e in pochi lo possono vedere. È dominato da un bianco e nero freddo, quasi monocromatico. Un contesto nel quale la realtà è spaventosa, inquietante. Un posto dove i messaggi subliminali sono in primo piano e gli alieni, mischiati ai terrestri, appaiono nelle loro reali fattezze. Un mondo capovolto e terrificante, senza speranza alcuna per il genere umano.
A John Nada basta indossare un paio di occhiali per vederlo.
Considerazioni.
John Carpenter adatta un racconto di Ray Nelson, Eight O’Clock in the Morning, e realizza questo affascinante ibrido, in bilico tra horror e sci-fi.
Essi Vivono è un vero e proprio incubo filtrato dietro le lenti scure di un paio di occhiali.
Il messaggio del film è chiaro: loro (gli alieni) ci controllano e ci manipolano, attraverso le pubblicità e i media. Lo fanno mischiandosi tra noi, sotto forma umana, con messaggi subliminali che incitano a obbedire, procreare, produrre e consumare.
Il quadro che ne esce è tanto sconfortante quanto preoccupante. Carpenter ci mostra un’umanità che procede, inconsapevole, verso un futuro apocalittico, in cui l’idea di libertà di scelta è solo una illusione creata da forze esterne che la guidano verso comportamenti predeterminati. In questo film c’è una feroce critica al consumismo visto come qualcosa che allontana l’uomo dalla sua vera essenza. Il bisogno di possedere beni diventa, in ultima analisi, un modo per riempire la propria vita con oggetti insignificanti promossi dalla pubblicità. E allora, di fronte a tutto ciò, la lotta e la resistenza del protagonista assume il significato di voler ribadire, ad ogni costo, l’importanza della propria consapevolezza, evitando di accettare passivamente quel che viene imposto. La visione offerta dagli occhiali rappresenta un invito a guardare oltre le apparenze e a mettere in discussione la realtà che ci circonda. È un richiamo a cercare la verità, anche se può essere scomoda.
Se il messaggio di questa pellicola rimane potente e molto attuale, anche con il passare degli anni, quello che forse convince un po’ meno è la recitazione che, in generale, appare un po’ troppo caricaturale. Ma, vista l’importanza che il film ha saputo guadagnarsi nel tempo, fino a diventare un vero e proprio cult, si è disposti a essere indulgenti.
Conclusioni.
Essi Vivono è apprezzato non solo per il suo messaggio sociale, ma anche per l’azione, la comicità e l’estetica tipica di Carpenter. È un classico che continua a influenzare la cultura pop e a suscitare riflessioni sulla percezione della realtà.
In sintesi, il film è una potente allegoria sulla società contemporanea, che invita a una maggiore consapevolezza e a una riflessione critica sui nostri valori e comportamenti.