I Criminali del Medioevo
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I Criminali del Medioevo

I CRIMINALI DEL MEDIOEVO. Mille anni di cronaca nera tra santi, briganti, eretici e assassini

Quando il confine tra eresia e santità e potenti e fuorilegge era sottile come la lama di una spada, la cronaca nera si scriveva con il sangue e il crimine si giudicava con il fuoco.

Banditi, assassini, eretici, streghe. Ma anche ribelli, condottieri, nobiluomini e clericali. La lista dei nomi di chi, nei lunghi e tormentati mille anni di Medioevo, è passato alla storia come criminale è lunga, variegata, spesso ambigua agli occhi della società contemporanea – ma forse anche di allora. Congiure di palazzo, agguati lungo le strade, avvelenamenti e omicidi, d’altronde, da sempre accompagnano la vita violenta degli uomini e delle donne alle prese con il potere, la brama di ricchezza, l’esaltazione religiosa o semplicemente l’istinto ferino, allora scambiato per demoniaco, oggi attribuito ai gangster. Cambia però, di epoca in epoca, il modo di vederli, classificarli, perseguirli, e questo ci dice molto sul tempo che li ha prodotti. Come per esempio i reati di stregoneria o eresia, oggi non più moneta comune a differenza che nei torbidi dell’Età di mezzo, o del tribunale dell’Inquisizione, dispensatore di giudizi e punizioni che passavano attraverso i tormenti degli imputati. Stragi e omicidi si accompagnavano alle sollevazioni delle campagne, infervorate dalla predicazione religiosa di frati e preti eretici, mentre nobili corrotti e intricate cospirazioni di corte erano al centro di spargimenti di sangue all’ombra del trono, sovente in balia di ladri e rapinatori armati poi diventati comandanti e generali. Tra assassini beatificati dalla Chiesa, serial killer nascosti dal blasone di signori feudali, donne arse sul rogo per sospetti rapporti col Diavolo, indagini condotte attraverso torture, ordalie e compurgazioni e condanne comminate anche ad animali, questo libro racconta, come un manuale del genere crime, mille anni di cronaca nera: il lato più oscuro del Medioevo.

Maurizio Roccato, vercellese, è nato nel 1973. Laureato in lettere presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi in antropologia criminale, è relatore di conferenze, organizzatore di eventi culturali e curatore di esposizioni internazionali. È anche autore di romanzi thriller e saggi a tema storico e criminologico, alcuni dei quali vincitori di riconoscimenti a livello nazionale.

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