Il Mago di Oz – Il Mistero dell’ Impiccato e l’ Incubo di Hollywood

Il Mago di Oz – Il Mistero dell’ Impiccato e l’ Incubo di Hollywood

Premessa: ad oggi le condizioni di lavoro di attori e troupe sono ben tutelate, ma non è sempre stato così. L’Hollywood degli anni ’30 e ’40 è paragonabile ad una mafia, fatta di intrighi e sotterfugi, minacce di morte e condizioni di lavoro ignobili e lugubri.

Si possono facilmente trovare dichiarazioni di attori e attrici dell’epoca che lamentavano sfruttamenti e costrizioni sul set; alcuni divennero tossicodipendenti o farmacodipendenti. E si è arrivati persino al suicidio…

Tornando al film , lo stesso nel tempo è diventato tristemente famoso per diversi fatti inquietanti capitati ai protagonisti e sopratutto il celebre caso del “Il Nano impiccato”….

Sembra infatti che uno dei Mastichini avesse deciso di impiccarsi durante le riprese. Per questo nella scena in cui l’allegra combriccola è in viaggio, si vede una sagoma penzolante sullo sfondo. La ragione dell’estremo gesto? Problemi personali, di certo. Ma anche la voglia di protestare contro il trattamento che la produzione riservava ai nani, pagati addirittura meno del cane Toto..

La casa cinematografica negò che quella figura fosse un uomo impiccato indicando in un enorme uccello, l’ombra tra gli alberi.. Sarà stata tutta una messa in scena o realmente si tentò di nascondere qualcosa? Che ne pensate?

Alcune curiosità

Judy Garland, all’epoca solo 17enne, fu costretta dalla Metro Goldwin Mayer ad ingerire un grande quantitativo di farmaci per evitare che aumentasse di peso. L’attrice si è spenta poi prematuramente il 22 giugno 1969, a quarantasette anni. Secondo l’autopsia, si trattò di morte accidentale dovuta a un’assunzione eccessiva di barbiturici in un lungo arco di tempo. Fu trovata morta dal quinto e ultimo marito Mickey Deans nella stanza da bagno del suo appartamento londinese al 4 Cadogan Lane a Chelsea. La sua vita privata fu costellata da diversi matrimoni, conclusi con il divorzio…

Pare che per la parte dello Spaventapasseri, inizialmente fu scelto e scritturato l’attore Buddy Ebsen, ma Ebsen, proprio come Ray Bolger che poi lo interpretò, non gradiva quel ruolo. Ritenendo più adatta per lui la parte dell’Uomo di latta. Quando Bolger chiese al produttore di poter invertire le parti Ebsen accettò felicemente la richiesta. Tuttavia fu costretto ad abbandonare il progetto dopo circa 10 giorni di riprese; Ebsen infatti non aveva avvertito la produzione e i truccatori (e forse non era egli stesso a conoscenza) di una forte intolleranza all’alluminio. Il trucco preparato per il volto di Ebsen conteneva infatti una grande quantità di alluminio (indispensabile per ottenere la colorazione voluta) che provocò una reazione allergica sul volto dell’attore.
Inoltre, l’attore inalò una consistente quantità di alluminio che gli provocò dei problemi respiratori essendo il trucco preparato in polvere e non in crema. Ebsen rischiò anche di morire, ma si riprese dopo un paio di mesi di ricovero in ospedale. Dovette comunque rinunciare al film, venendo sostituito da Jack Haley nella parte dell’uomo di latta.

L’attore Bert Lahr, molto conosciuto negli anni ’30 come attore nei musical di Broadway, che interpretava la parte del Leone, ebbe problemi ad ingerire il cibo. Dato che il trucco che gli fu messo per la parte, non gli consentiva di ingerire cose solide, ma solo liquidi…

Margaret Hamilton vittima di gravi ustioni… ; pare che l’attrice che interpretava la cattiva strega dell’Ovest, fu vittima di gravi ustioni durante le riprese. Nella scena in cui lascia la terra dei Mastichini. La macchina che produceva il fumo che usciva dalla scopa aveva infatti un guasto.

Un’altra storia riguarda ancora l’interprete di Dorothy e gli attori nani. Infatti, l’attrice sarebbe stata molestata dagli attori durante le riprese del film, almeno stando a quanto scrive il suo terzo marito, Sidney “Sid” Luft , nel libro di memorie Judy and I: My Life with Judy Garland.

L’uomo sostiene che l’ex moglie sia stata ripetutamente molestata dai Mastichini durante le riprese del film diretto da Victor Fleming:

“Hanno reso la vita di Judy sul set un inferno, mettendole di continuo le mani sotto al vestito. Uomini di 40 e più anni. Pensavano di farla franca perché erano piccoli” .

Le accuse di Luft sono molto gravi, ma le voci di presunti comportamenti inappropriati tenuti dai nani ingaggiati da MGM per interpretare i piccoli abitanti di Oz non sono nuove.

In un’intervista con Jack Paar del 1967 la stessa Judy ha raccontato con un disturbante mix di divertimento, disgusto e disprezzo che “erano sempre un po’ ubriachi” e che la sua giovane età (all’epoca delle riprese l’attrice aveva 17 anni) non impediva loro di farle delle avance:

Uno di loro, un signore di circa 40 anni, mi ha invitata a uscire a cena. Era molto basso. E io non volevo dire: ‘Non posso, perché sei un nanerottolo’. Così ho risposto: ‘Mia mamma non sarebbe d’accordo’. E lui ha replicato: ‘Beh, porta anche lei’.

L’attrice ha anche ricordato le feste folli che organizzavano ogni sera in albergo. Feste che, stando alle parole del produttore del film Mervyn LeRoy riportate da The Independent in un articolo di qualche anno fa, erano veri e propri baccanali.

Facevano orge di sesso in hotel. Eravamo costretti a tenere dei poliziotti praticamente su ogni piano.

Tuttavia, secondo i diretti interessati le cose non sono andate proprio così. Una delle interpreti dei Mastichini, Margaret Pellegrini, raccontato’ una versione dei fatti decisamente più “blanda”:

“C’erano diversi [miei colleghi, n.d.r.] ai quali piaceva uscire e bere qualche drink, ma niente è mai sfuggito di mano. Tutti si divertivano e se la godevano. Non c’erano schiamazzi, né altre cose simili. Queste storie sono davvero sconvolgenti” .

Anche Jerry Maren, l’ultimo dei nani ingaggiati da MGM ancora in vita, ha buttato acqua sul fuoco, circoscrivendo alcuni episodi spiacevoli all’operato di poche “teste calde”:

C’erano un paio di ragazzi tedeschi ai quali piaceva bere birra. Bevevano birra al mattino, al pomeriggio e alla sera e sono finiti in qualche guaio. Volevano incontrare ragazze, ma erano gli unici..

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