Il Passo Dyatlov ed il Mistero degli Escursionisti Scomparsi

Il Passo Dyatlov ed il Mistero degli Escursionisti Scomparsi

Cit.:

“Se ci rammentiamo della nostra comune follia, i misteri scompaiono e la vita riceve una giustificazione!”…
~Mark Twain.

Partendo dal pensiero di Mark Twain, intoduco e racconto questa storia risalente a circa 61 anni fa’, esattamente alla notte del 2 febbraio del 1959 sui monti Urali in Russia. Successe qualcosa di molto strano che ad oggi è ancora avvolto dal mistero, dalla paura e dalle più strane teorie.

Fra quei boschi innevati, a meno 30 gradi centigradi, «una irresistibile forza sconosciuta» (così disse l’inchiesta) causò la morte di nove giovani escursionisti russi (in realtà erano dieci, ma uno di questi si senti’ male dopo i primi giorni di escursione e torno’ idietro, salvandosi..) del politecnico degli Urali, sette ragazzi e due ragazze….

Ventiquattro giorni dopo il misterioso incidente fu ritrovata la loro tenda: completamente sconquassata e lacerata dall’interno. Dai resti della tenda partivano delle orme . Seguendole, i volontari trovarono i primi cinque corpi dei ragazzi: alcuni completamente nudi, con le mani bruciate, altri solo con la biancheria intima, tutti senza segni esterni di violenza.

Sparsi a poche centinaia di metri uno dall’altro, sotto un cedro. I cadaveri degli altri quattro furono invece rintracciati invece solo tre mesi dopo, sotto quattro metri di neve gelida.

E con dei traumi inspiegabili e non prodotti da altri esseri umani per la loro potenza: cranio fracassato, cassa toracica compressa fino a spezzare le costole. E un corpo, quello di una ragazza, senza lingua. La storia che quei cadaveri potevano raccontare è rimasta incomprensibile per molti anni..

Una svolta (forse) a questo mistero, avvenne grazie all’americano regista, scrittore e produttore Donnie Eichar che si interessò così tanto al caso da compiere in proprio delle indagini per diversi anni fino a lanciare una propria teoria che spiegherebbe tutto:

La tempesta perfetta

Una spiegazione scientifica che non tira in ballo né esercitazioni segrete dell’esercito sovietico né gli alieni o misteriose contaminazioni radioattive. Secondo l’autore i ragazzi si trovarono al posto sbagliato nel momento sbagliato: durante una “tempesta perfetta”.

I venti, velocissimi, scontrandosi con la particolare forma a cupola della Montagna dei Morti diedero vita a dei furiosi vortici di aria che crearono dei mini tornado violentissimi nel passo dove c’era l’accampamento.

Il rumore prodotto dal fenomeno doveva essere assordante. Ma c’è di più. Eichar dice anche che tormente come quella possono generare anche una gran quantità di infrasuoni (il contrario degli ultrasuoni) che, non udibili dagli uomini, sono capaci di avere effetti sul corpo umano: le vibrazioni prodotte da queste particolari onde sonore causano perdita del sonno, mancanza di respiro e, soprattutto, un panico indicibile e incontrollabile.

Un terrore che, amplificato dal buio della notte e dal frastuono dei tornado, avrebbe insomma portato i nove ragazzi alla follia. E poi alla morte…

Conoscevate questa storia? Esprimete pure un vostro pensiero .

Il Passo Dyatlov ed il Mistero degli Escursionisti Scomparsi


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