Il Ragnarok: La Guerra Sacra – Cronache del Torneo
Data Stampa: Anno 7.000.000 A.E. – Valhalla, Arena del Giudizio Finale
Il cosmo trattiene il respiro. L’Arena del Valhalla è il teatro di uno scontro senza precedenti, l’ultimo appello dell’umanità contro la sentenza di distruzione decretata dal Concilio degli Dei. Grazie all’audacia della Valchiria Maggiore, Brunilde, è stato invocato il Ragnarok: 13 duelli individuali dove i 13 più grandi eroi della storia umana affrontano 13 Divinità, con il destino di tutte le civiltà appeso al raggiungimento di sette vittorie. Questo non è un semplice conflitto; è il torneo sportivo più monumentale e disperato mai concepito.
I. Il Preambolo e la Regola del Mušpelheim
L’umanità entra in campo con un deficit fondamentale: l’incapacità di ferire le entità divine. La soluzione risiede nel Mušpelheim, l’atto supremo di fratellanza tra Valchirie ed eroi. Una Valchiria si unisce all’anima del campione umano, trasformando il suo equipaggiamento o il suo corpo in una Volund – l’unica arma in grado di infliggere danno reale a un Dio. È il sacrificio di una Divinità minore per dare all’uomo una chance di vittoria.
II. I Primi Colpi: La Brutalità del Dominio Divino
Match I: La Forza Bruta a Confronto
Il primo duello ha subito stabilito lo standard della violenza. Thor, il Dio Nordico del Tuono, è sceso in campo con il suo martello Mjölnir, fronteggiando Lu Bu, il Generale Volante, l’uomo noto per non aver mai subito sconfitta sulla Terra.
La battaglia si è trasformata in una dimostrazione brutale di potenza pura. Lu Bu, con la sua Volund (la Lancia del Cielo), ha eguagliato la forza dirompente del Dio. Il culmine è stato un duello di martelli e lance, risolto da un colpo devastante di Thor, il Risveglio del Mjölnir. La vittoria di Thor ha segnato il primo punto divino (1-0), lanciando un chiaro avvertimento: la potenza divina opera su una scala cosmica inimmaginabile.
Match II: La Tecnica Infallibile Contro il Tempo
Il secondo scontro ha portato nell’arena l’esponente più improbabile: Adamo, il Padre dell’Umanità, opposto a Zeus, il Padre del Cosmo e Presidente del Concilio.
Questo è stato un capolavoro di tecnica e velocità. Adamo ha sfoggiato i suoi Occhi Divini, che gli hanno permesso di replicare istantaneamente ogni singola mossa di Zeus, persino il leggendario Pugno che Trascende il Tempo. Per un tempo lunghissimo, Adamo ha dominato, schivando e contrattaccando con perfezione assoluta, spinto dall’amore protettivo verso i suoi figli umani. La sconfitta di Adamo, purtroppo, è arrivata non per un colpo subito, ma per il totale esaurimento fisico e lo sforzo insostenibile degli Occhi Divini. Zeus ha vinto (2-0), ma la dignità e la potenza di Adamo hanno incrinato la presunzione divina.
III. La Storica Inversione di Tendenza: La Speranza Umana
Match III: L’Umiltà Contro l’Arroganza
L’umanità ha trovato la sua rivincita nel duello di spada tra Poseidone, il Dio del Mare (emblema dell’arroganza divina), e Sasaki Kojiro, il Più Grande Perdente della Storia.
Kojiro, con la sua Volund Katana, ha incarnato la perseveranza. Le sue migliaia di sconfitte, lungi dall’essere fallimenti, erano state simulazioni di battaglia che gli avevano permesso di prevedere e analizzare ogni mossa del suo avversario. La sua tecnica, Lama dei Mille Fendenti, ha superato la velocità divina di Poseidone, frantumando il Tridente e dividendo il Dio in un turbine di colpi. La vittoria di Kojiro (2-1) è stata un trionfo della tecnica, dell’umiltà e della capacità umana di imparare dai propri errori.
Match IV: Lo Scontro di Strategia e Oscurità
Il quarto duello è stato il più controverso. Ercole, il Dio Eroe, ha sfidato Jack lo Squartatore, l’incarnazione del male umano. L’arena è stata trasformata in una nebbiosa Londra Vittoriana.
Jack, con i suoi guanti Volund che trasformavano qualsiasi cosa toccasse in un’arma mortale, ha combattuto una guerra tattica e psicologica. Ha sfruttato l’ambiente, la nebbia e la nobiltà d’animo di Ercole. Nonostante la forza erculea e la sua virtù, Ercole è caduto vittima dell’ingegno malvagio e della manipolazione. La vittoria di Jack (2-2) ha pareggiato il conto, ma ha lasciato un sapore amaro, dimostrando che l’umanità può vincere anche abbracciando la sua oscurità più profonda.
IV. Prospettive e Tensione nel Torneo
Con il punteggio bloccato sul 2-2, il torneo è entrato in una fase di tensione acuta. Gli Dei, scossi dalla perdita di due figure di spicco e dall’inaspettata resistenza umana, stanno ricalibrando le loro strategie. L’umanità, pur conscia che ogni vittoria è una lotta per la vita, è galvanizzata dalla speranza.
Il Ragnarok ha smesso di essere una mera esecuzione; è diventato un vero e proprio campionato cosmico. Ogni match futuro non sarà solo una prova di forza, ma un duello strategico e morale che determinerà il destino dei prossimi sette milioni di anni di storia. L’Arena è pronta per i prossimi, inevitabili sacrifici.
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