Il Seme della Follia

Il Seme della Follia (John Carpenter,1994)

Buonasera anime.

Parliamo di un regista, di uno dei maestri del genere , ovvero John Carpenter e lo facciamo con un’ opera che rappresenta probabilmente la vetta, il non plus ultra di tutta la sua poetica cinematografica. Se non il suo film più bello, sicuramente il film più rappresentativo e suggestivo.

“Il seme della follia” è uno dei film più originali e interessanti degli anni novanta, amato e snobbato al tempo stesso sopratutto alla sua uscita.. Chissà, forse perché allora come per altri suoi film, era troppo avanti per i tempi..eppure..

La debole considerazione iniziale da parte di critica e pubblico potrebbe essere imputata in questo caso all’immaginario lovecraftiano che qui è colonna portante della narrazione e che potrebbe essere risultato criptico per chi non aveva almeno una conoscenza minima del lavoro e dell’universo mitologico creato da Lovecraft.

Ricordiamo la trama

L’investigatore John Trent (Neill) viene ingaggiato dalla casa editrice dello scrittore horror Sutter Cane (Prochnow), scomparso nel nulla mentre i suoi libri scatenano nei lettori follia omicida.

Trent è convinto che tutta la storia sia una trovata pubblicitaria, ma accetta l’incarico e mentre cerca indizi si immerge nell’abisso infernale popolato di mostri e demoni in cui sono ambientati i racconti di Cane restandone sempre più turbato.

Un’intuizione porterà Trent nella remota e sonnolenta cittadina di Hobb’s End dove l’investigatore scoprirà che le opere di Kane stanno per scatenare, letteralmente, l’inferno in Terra.

Curiosità

Robot Monster (1953), che Sam Neill sta guardando alla fine del film, è uno dei film di mostri preferiti da bambino dal regista John Carpenter.

L’edificio utilizzato come istituto psichiatrico all’inizio del film è in realtà un impianto di filtrazione dell’acqua di Toronto. È stata la location di altri film, tra cui la fortezza dell’isola in Undercover Brother (2002). Le riprese non possono più aver luogo all’interno di questo edificio a seguito degli attacchi terroristici dell’11 settembre agli Stati Uniti.

Questo film segna il debutto cinematografico di Hayden Christensen che poi interpreterà Anakin Skywalker nella trilogia prequel di Star Wars.

Il personaggio di Sutter Cane oltre che ispirato a Lovecraft è chiaramente anche un cenno a Stephen King amico di John Carpenter. Nel film c’è un persino riferimento alle radici di King nel New England, con Hobb’s End che è un omaggio sia ad Arkham che alla Castle rock di King. I personaggi nel film dicono che Sutter Cane è ancora più popolare di Stephen King.

I riferimenti agli “Antichi” di Sutter Cane, insieme ad alcune rappresentazioni di mostri stampati sui suoi libri e questi ultimi evocati, sono allusioni al “Ciclo di Cthulhu” una serie di storie di H.P. Lovecraft proseguite fino ai giorni nostri da diversi altri scrittori.

Il “Muro dei mostri” alla fine del film era un singolo effetto speciale, un mix di make-up e animatronica, che è stato attaccato ad un interasse simile ad un veicolo spinto con l’ausilio di una manovella. Durante le riprese di questa scena, che ha richiesto l’utilizzo di oltre trenta persone, il Muro dei Mostri ha investito accidentalmente il piede dell’artista degli effetti speciali Greg Nicotero che è finito.

La creatura della signora Pickman è stata girata con una miniatura. Inizialmente era un uomo in tuta prostetica, ma John Carpenter non trovò l’effetto abbastanza convincente.

John Trent occupa la cella numero 9 nell’istituto psichiatrico e affitta la stanza numero 9 all’hotel Pickman Inn a Hobb’s End.

John Carpenter ha un breve cameo nel film come paziente dell’istituto psichiatrico all’inizio del film. Quando Trent grida “Non sono pazzo!” dalla sua cella, la macchina da presa passa davanti a Carpenter che grida “neanche io!”.

Le musiche originali del film sono di John Carpenter e Jim Lang.


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