Martyrs

Martyrs
Regia di Pascal Laugier
Francia 2008

TRAMA

Lucie è una bambina che viene salvata dopo essere fuggita da uno stato di prigionia. Nella struttura di recupero a cui viene affidata farà la conoscenza di Anna e tra le due si instaurerà un forte legame.
Quindici anni dopo Lucie, con l’aiuto di Anna, cercherà di consumare la sua vendetta e, contemporaneamente, liberarsi dai demoni che la tormentano da molto tempo.
Nonostante questo, tutto si complicherà notevolmente….

CONSIDERAZIONI

“Sembra che le donne siano più sensibili alla trasfigurazione…le donne giovani”.

Questa frase viene pronunciata dalla criptica Mademoiselle ad Anna in un momento topico del film. Oltre a essere importante per calarsi nelle atmosfere, e nel concetto della filosofia di Martyrs, credo sia chiave utile ad aprire le porte del complesso edificio cinematografico in cui alberga il cinema di Laugier.
Un cinema profondo e cinico, dove tutte le sue protagoniste sono sottoposte a prove dure e complicate. Quattro film (finora) e quattro storie di femmine calate in contesti sociali difficili, misteriosi e spesso estremamente violenti.

L’apice del cinema del regista francese è sicuramente questo Martyrs.
Una storia di esasperazione psicologica e fisica che racconta di due ragazze profondamente legate da un passato burrascoso che dopo molti anni, e un percorso di riabilitazione complesso, si trovano a condividere lo stesso presente ma con motivazioni differenti: Laurie perseguitata dai fantasmi del rapimento e bisognosa di vendetta, Anna dal legame verso Laurie pieno di supporto ma anche di sentimento e attrazione.
La narrativa affonda subito le radici nelle difficoltà psichiche di entrambe nel gestire sia le azioni che la mente, il tutto è portato sullo schermo con grande fisicità e dolore, soprattutto fisico.

Laugier mostra subito i muscoli non risparmiando nulla. Gli bastano 8 minuti introduttivi per raccontarci la storia delle due e sarà immediatamente un’esplosione di sangue, dolore e morte. La mano ferma delle inquadrature non da addito a grosse spiegazioni, il fantasma che perseguita Laurie fa paura, è orribile e produce le peggiori cose, l’incontro di Anna con una donna misteriosa nei sotterranei altrettanto.
I primi piani sono spazi aperti per mostrare tagli, oggetti contundenti, percosse, lesioni, ferite…in poche parole sono un martirio anche per lo spettatore che viene travolto da un orrore costante.
Dietro alla violenza e all’angoscia delle onnipresenti torture c’è la storia però, una storia di amicizia, passione e supporto che però sarà un pesante scotto da pagare nei confronti del fanatismo (sia religioso e sia etico) che va a braccetto con le esigenze dei ricchi borghesi e benpensanti politici.
Gli ultimi 25 minuti sono l’esplosione totale di una brutalità mai vista.
Oltre a fornire spiegazioni illuminanti sui vari “perché” che costellano tutta la visione con pochissimi dialoghi (utili anche a fare respirare un attimo lo spettatore) a farla da padrone sarà un’ondata di violenza così reale ed efficace che non si ricorda altrove: una lunga sequenza di percosse, torture, urla che accompagnerà la visione fino al finale, sicuramente tra i più disturbanti di sempre.
Nonostante questo “bollino rosso” (vietato ai minori di 18 anni in Francia) Martyrs comunque è riuscito, entrando nelle case di milioni di persone, guadagnandosi l’epiteto di film tra i maggiori Capolavori Horror del ventunesimo secolo.
Tutto questo a ragione e con merito: non stiamo parlando di un normale torture porn ma di un film molto concettuale che parla di vita dopo la morte, abusi su minori, traumi in grado di stravolgere irreparabilmente la vita di una persona e del concetto del martirio.
In questo, Martyrs, è un film perfetto.
Disponibile su Amazon Prime,Chili e su YouTube ma in lingua originale.
Nel 2015 è stato girato e prodotto un remake americano che non ha avuto distribuzione da noi.

MOMENTO PANDEMONICO

Sicuramente la parte finale quando la giovane protagonista, dopo aver subito qualsiasi tipo di violenza fisica e percosse, viene scuoiata per completare il suo martirio.

Clicca quì per vedere il nostro Trailer HDE


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