Peter Stubbe, il Licantropo “Serial Killer” di Bedburg.

Quella di Peter Stubbe, (detto anche il licantropo di Bedburg) è una storia realmente accaduta nel 16° secolo a Bedburg, una cittadina della Germania.

Un uomo che secondo la credenza popolare si trasformava in una creatura diabolica, massacrando bestiame e trucidando donne e bambini, compresi mogli e figli.

La gente del paese sconvolto e terrorizzato temeva di essere vittima di un lupo mannaro assetato di sangue.

Ma chi era veramente? Peter Stubbe, era un ricco agricoltore del villaggio di Bedburg, nei pressi di Colonia.

Era conosciuto da tutti come un vedovo molto tranquillo, padre di due figli adolescenti, la cui ricchezza gli assicurava rispetto ed influenza nel paese.

Questo però, era solo il volto pubblico del signor Stubbe, in realtà la sua anima era costantemente alla ricerca di vittime, per soddisfare la sua irrefrenabile sete di sangue.

I bambini e le giovani donne cominciarono a sparire quotidianamente, alcuni venivano trovati morti, mutilati orrendamente, altri non furono mai ritrovati.

Qualcuno temeva si trattasse di un lupo mannaro, magari un loro insospettabile conoscente, che si trasformava in un lupo per soddisfare la sua fame.

La Cattura

Nell’ottobre del 1589 le urla di un bambino caduto preda del mostro attirarono i contadini presso un fosso dove videro un uomo darsi alla fuga mentre il bambino giaceva a terra dilaniato e senza vita.

Si scatenò una caccia all’uomo o alla bestia senza precedenti e alla fine Peter Stubbe in sembianze umane fu catturato.

L’uomo confessò di essere dedito fin da ragazzo alla magia stregonesca e al culto del diavolo.

Queste conoscenze gli consentirono di mutarsi in lupo e di poter uccidere bambini per saziarsi della loro carne.

Non sappiamo quanto credibile potesse essere la confessione nei processi per stregoneria, in genere gli imputati confessavano ogni cosa che l’inquisitore suggeriva pur di non tornare a subire le torture terrificanti in voga a quei tempi.

Certamente quel poco di vero che traspare lasciò intuire che l’uomo fosse affetto da una parafilia molto crudele.

L’ eccitamento sessuale derivante dal nutrirsi di carne umana, oltre che dalla licantropia clinica (una rara malattia/condizione mentale con presenza di delirio e di trasformazione somatica, che induce chi ne è affetto a credere di potersi trasformare in un animale).

Certo è che se le uccisioni di Peter Stubbe furono quanto di più orribile a descriversi non da meno fu la morte che la buona gente di Bedburg gli riservò.

L’ Esecuzione

Dopo che l’ebbero legato alla ruota della tortura, il boia gli strappò con pinze arroventate brani di carne dal torace, dalle gambe e altri punti del corpo.

Con un’ascia gli furono troncate braccia e gambe, infine fu decapitato e bruciato sul rogo.

La testa fu poi piantata su un palo in modo che tutti gli abitanti della città la potessero vedere.

Le vittime ufficiali del licantropo di Bedburg furono 16.

In realtà nello stesso periodo erano scomparse molte persone senza lasciare traccia, non fu possibile in alcun modo recuperare i corpi o parte di essi.

Molti sospettarono che fossero state anch’esse vittime di quell’orrenda creatura.

Nessuno degli abitanti di Bedburg dubitò mai che Peter Stubbe non fosse davvero un lupo mannaro, almeno finché la moderna psichiatria non studiò questa particolare sindrome.


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