Pitch Black (David Twohy, 2000)
Nato come progetto a basso costo, il film è diventato in breve tempo un cult specialmente tra i fan degli horror fantascientifici, tanto è vero che ha contribuito tra l’altro ad alimentare quel filone di produzioni dedicate ai supereroi piuttosto in voga dal finire degli anni 90 in poi.
Senza dubbio, la figura di Riddick (un magnetico ed intrigante Vin Diesel) è il vero cuore pulsante di Pitch Black e si rivela essere un personaggio sfaccettato e ben caratterizzato, una sorta di prototipo di eroe umano non esente di difetti e debolezze ma altresì dotato di forza e risolutezza.
La storia del film recita così:
La nave spaziale Hunter-Gratzner, in viaggio verso il sistema di Tangea, in seguito ad un devastante impatto contro un ammasso di micrometeoriti subisce gravi danni.
Dei quaranta passeggeri, che il mezzo trasportava in stato di ibernazione, la maggior parte perde la vita durante il burrascoso atterraggio sul pianeta più vicino.
Tra i pochi sopravvissuti vi è anche Riddick, un pericoloso criminale di origini furiane (una razza umana del tutto particolare) che doveva essere condotto in una prigione di massima sicurezza.
Il misterioso pianeta, sconosciuto sulle mappe stellari, è abitato da una razza di terribili creature allergiche alla luce.
Sfortuna vuole che a breve stia per verificarsi un’eclissi solare totale che potrebbe durare per molti giorni: l’unica speranza di sopravvivere per i superstiti è ora data da Riddick, il solo a poter affrontare le insidie della “lunga notte” e guidarli alla salvezza
CIT.:
—Il fatto che tu non creda in Dio non vuol dire che Dio non creda in te…
“Quando si passa la metà della propria vita in galera con un morso da cavallo in bocca, si può non credere…
Quando si viene al mondo in un bidone della spazzatura con un cordone ombelicale avvolto intorno al collo, si può non credere….
No, sant’uomo, hai capito male: io credo in Dio con tutte le mie forze, e lo odio con tutte le mie forze”…..