Sotto il Vestito Niente
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Sotto il Vestito Niente

Liberamente tratto dall’omonimo best seller di Marco Parma (pseudonimo di Paolo Pietroni) e prodotto da Achille Manzotti, Sotto il vestito niente è il thriller simbolo della “Milano da bere”: un mondo di lusso, esagerazioni e apparenze di cui ci viene raccontato il doppio fondo attraverso uno sguardo tagliente e disilluso capace di fondere il giallo classico all’estetica di quegli anni, tessendo una tela luccicante attorno alla storia della scomparsa di una modella statunitense.

Con Sotto il vestito niente, Carlo Vanzina firma infatti uno dei suoi titoli più audaci, sospeso tra intrattenimento, critica sociale e sguardo voyeuristico, padrone della forma quando degli eccessi e dei turbamenti che intende raccontare.

Dallo stile dichiaratamente ispirato a Vestito per uccidere e Omicidio a luci rosse di Brian De Palma e con le musiche inconfondibili di Pino Donaggio, il film rielabora infatti suggestioni hitchcockiane in chiave audace e pop, dando vita a un affresco emblematico dei suoi tempi, tra sfavillante esuberanza ed elementi scabrosi, in un quadrilatero di ossessione, seduzione, cronaca e cinefilia capace di smascherare ogni perbenismo, ieri come oggi.

L’inimitabile attenzione alla contemporaneità dei fratelli Vanzina – qui coadiuvati alla sceneggiatura da Franco Ferrini – ha infatti dato vita a un’opera capace di catturare e dipingere un momento ben preciso e, insieme, di immortalare, secondo i criteri del periodo, tematiche ancora oggi centrali: la rappresentazione del corpo, l’immagine come costruzione, la violenza dietro il possesso, l’edonismo e l’ostentazione.

Con un cast internazionale che include Renée Simonsen, Donald Pleasence, Carole Bouquet e Tom Schanley e girato tra Milano, il parco di Yellowstone e Lugano, il film mescola infatti atmosfere da fashion thriller e tensione da poliziesco, immergendo lo spettatore in una realtà patinata e crudele dove dietro le passerelle dell’alta moda si celano misteri, doppi giochi e omicidi in un perfetto mix tra cinema di genere e lettura di un’epoca.


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